Terra, Materia, Mater, Madre

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Sulla dichiarazione di Erri De Luca a sostegno dei No TAV
«Il sabotaggio è quello che civilmente sta compiendo la gente della Val di Susa. Il fantasma del terrorismo è evocato da nostalgici che sembra auguraselo per inasprire i metodi di assedio. Niente da fare: quel tempo è scaduto, in Val di Susa c’è una maggioranza che si oppone a oltranza alla Tav, non reparti clandestini né cospiratori, ma una popolazione cosciente, di ogni fascia di età nonne comprese. Io sono un loro sostenitore, da loro imparo una lezione di coraggio e di passione civile.»
Così il poeta Erri De Luca si schiera pubblicamente a fianco dei cittadini della Val di susa contrari alla realizzazione della TAV.
Una dichiarazione che sta facendo il giro del web.
Questo deve essere, a mio avviso, uno scrittore, un poeta, un intellettuale vero: prendere posizione e usare la propria arma per dichiarare il proprio dissenso a qualcosa che ritiene ingiusto: la parola.
Il poeta è attento alla parola, sempre, al suo significato e alle sue radici etimologiche.
Quei cittadini stanno difendendo la propria Terra.
La Terra è Materia.
“Materia” ha come radice etimologica la parola “Mater” la stessa che ha la parola “Madre”.
De Luca si è schierato al fianco di cittadini che sentono profanata la propria Terra, profanata la propria Madre.
Per questo suo schierarsi è stato tacciato di essere un cospiratore, un cattivo maestro. Come all’epoca furono tacciati i “cattivi maestri” del terrorismo.
Con la sola differenza che in questi territori non abbiamo a che fare con gruppetti di fanatici armati che vogliono fare la rivoluzione. In queste terre, sono sindaci, preti, gente comune, anziani, giovani, intellettuali, operai, disoccupati che scendono tutti insieme  in piazza e dicono di No.
Lo dicono ad alta voce, perché si fa finta di non ascoltarli, perché vengono passati per sabotatori, per provocatori, per terroristi e non per gente comune che vede profanata la propria terra con un intervento, non dico inutile ma, quanto meno discutibile, .
Quando non si ascolta la popolazione, quando le scelte sulla trasformazione del territorio vogliono essere per forza imposte dall’alto,  e chi si oppone viene tacciato per cospiratore o terrorista, qualcosa non funziona.
Chi si sente violentato la propria terra è come sentisse violentata la propria madre.
Anche io sono un cospiratore, e  mi autodenuncio: sono sostenitore dei cittadini che sono contro la TAV, una operazione inutile che violenta la Terra.

Mario Scippa