Garibaldi era comunista

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LACCO AMENO – La rassegna letteraria Ischia libri d’A…Mare, che nella 18esima edizione ha per tema lo slogan è “Musica, Cinema e Letteratura: la sintesi spontanea”, dopo l’incontro dedicato ai ricordi di Marina Ripa di Meana, prosegue con una serata dedicata ai grandi della Storia.
Martedì 20 agosto in piazza Santa Restituta alle 21,30 Luciano De Crescenzo, autore del volume “Garibaldi era comunista” insieme con Carlo Missaglia, festeggerà sull’isola l’ottantacinquesimo compleanno, immaginando di salire su una macchina del tempo perdare vita ad un viaggio alla scoperta di aspetti poco noti dei personaggi che hanno fatto la Storia.
Al termine dell’incontro l’Autore spegnerà le candeline presso l’esclusivo Giardino Eden dove taglierà la torta in suo onore offerta dalla padrona di casa, Anna Olmo e dallo chef Ciro Calise.
Incontrare Adamo e chiedergli com’è andata a finire poi con Eva dopo la faccenda della mela.
Incontrare Masaniello per capire meglio la politica di oggi, o Cavour (“uno che dalle mie parti non ha tutta questa popolarità…”) per discutere della questione meridionale.
Dire a Romolo: “Non ho mai capito se tu sei il fratello buono o quello cattivo. A partire da Caino e Abele, fino ad arrivare a John e Lapo Elkann, ce n’è sempre uno con la faccia perbene e un altro che si caccia nei guai”.
Incontrare Adriano “uno dei più simpatici” e Napoleone, che magari così simpatico non sarà stato, però bisogna ammettere che ci sapeva fare.
Capire se Nerone era davvero un fetente o se in fondo forse è stato diffamato.O perché Mussolini si è fermato davanti a un bidet …
E poi naturalmente scoprire perché, camicia rossa a parte, Garibaldi era comunista.
Racconta Luciano De Crescenzo: «Il guaio è che da studenti ci siamo abituati a vedere i personaggi storici in maniera semplificata. Alcuni ci sembrano buoni come il pane, pronti a lottare ogni giorno per il bene e per i deboli, in ogni momento generosi e coraggiosi, altri ci sembrano invece personaggi terribili, crudeli, che godono come pazzi soltanto quando vedono soffrire il prossimo. Siamo seri, le cose non possono stare proprio così».
La rassegna prosegue mercoledì 21 Agosto conLina Wertmüller, autrice di “Tutto a posto e niente in ordine”. 
La regista attraverso il racconto delle mille avventure professionali e umane, e la fitta e gioiosa trama di incontri e amicizie, tratteggerà con sguardo tagliente e acuto, un’Italia sempre in lotta con la propria identità: gaudente eppur cattolica, scugnizza ma anche insopportabilmente borghese, metallurgica e padronale.