Gestione unica del patrimonio artistico campano


NAPOLI – È di questi giorni la proposta fatta dall’on. Marcello Taglialatela (a sin. nella foto) al ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Massimo Bray: creare una sovrintendenza speciale per la Reggia di Caserta.
L’idea del parlamentare porticese però è molto più ampia e articolata: creare un soggetto unico per la gestione di tutte le azioni culturali e turistiche che riguardano il territorio.
La proposta è stata accettata subito dal ministro, che ha dimostrato grande sensibilità ed intelligenza.
Per saperne di più su quest’interessante argomento, d’importanza vitale per l’economia della Campania, Lo Speaker ha incontrato Marcello Taglialatela.
Da cosa nasce il disegno presentato al ministro Bray?
Dal mio pensiero che, tenendo conto che il patrimonio archeologico e architettonico campano è uno straordinario tesoro, assolutamente meriti di essere valorizzato. Per agire concretamente però c’è bisogno di una gestione unitaria che possa metter in rete le grandi potenzialità.
Indipendentemente dal fatto che Caserta e Pompei senza dubbio abbiano una loro peculiarità che le mette al primo posto tra gli interventi immediati, il centro storico di Napoli e tutta l’area flegrea non sono assolutamente da meno. Basta considerare che a Pozzuoli esiste il terzo anfiteatro al mondo come grandezza, ma potrei citare ancora tanto altro.
Fino a questo momento questi siti però non sono stati adeguatamente valorizzati, contrariamente a quello che invece ritengo debba essere fatto, nè che sia stato incrementato il turismo culturale, risorsa essenziale per l’economia della nostra regione.
Da cosa dipende questo stato di cose?
Proprio dal fatto che la gestione del nostro patrimonio e dei singoli siti è molto frammentata: troppe sovrintendenze, troppe competenze governative o statali o regionali, troppe fondazioni che si intersecano tra di loro.
In sintesi, penso che ci sia bisogno di una gestione unica che consenta al nostro grande tesoro e alla vocazione turistica del nostro territorio di avere uno sviluppo esponenziale attraverso una gestione assolutamente coordinata.
La situazione attuale invece determina una sovrapposizione di competenze che spesso portano all’immobilismo.
Come si potrà attuare questo piano?
Si potrà fare ricorso al tema dei Distretti, già operativo a livello nazionale. Ovviamente ci sarà bisogno di una normativa specifica per coordinare le varie sovrintendenze mettendo a capo un unico soggetto. Questo non vuol dire che debba essere una sola persona: l’importante è che operi come un organismo cui fare capo, che comprenda tutte le competenze.
Ad esempio, il centro storico di Napoli ha da sé delle potenzialità incredibili: edifici di ogni genere, di proprietà pubblica o privata, in molti casi della Chiesa. La mia idea è perciò creare un soggetto che metta insieme le varie competenze sottraendole all’eccessiva frammentazione.
Come esiste l’Ente dei Musei Vaticani, che si occupa di tutto ciò che si trova all’interno della Città pontificia, così dovrebbe essercene uno che abbia la capacità di coordinare tutte le azioni che riguardano l’immenso patrimonio artistico della Città.
Che tempi si prevedono per la realizzazione della gestione unica?
Naturalmente per la discussione e la realizzazione del piano dovremo aspettare il mese di settembre, quando riprenderanno le attività parlamentari.
Ovviamente, per il momento sono state gettate le basi; poi bisognerà focalizzare le specifiche responsabilità dei vari enti coinvolti, individuare quelli che hanno più risorse. Si dovrà poi approntare una modifica della normativa; il ministro ha già presentato un decreto legge. È il primo passo che dovrà portare alla gestione coordinata e unitaria.
Oggi si parla di Pompei, una gestione straordinaria che è giusto che abbia una sua autonomia, ma il disegno complessivo deve tenere insieme tutti i siti archeologici ed architettonici della nostra regione.
L’obiettivo è quello di creare grande Distretto Culturale affidato ad una unica regìa che sappia promuovere il turismo e valorizzare il nostro incredibile patrimonio storico ed artistico.