Calcio, Inter: svolta epocale vicina

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MILANO – Due settimane fa l’arrivo di Erick Thohir, il magnate indonesiano interessato a rilevare il club, l’incontro con il patron Moratti e il figlio Angelo Mario. Di qualche giorno fa invece le parole dell’ex presidente nerozzurro Ernesto Pellegrini che, attraverso le pagine della “Gazzetta dello sport” ha lanciato un chiaro messaggio all’amico Moratti, al quale cedette l’Inter nel 1995: «Massimo non vendere, ti aiuto io, sto cercando una cordata di imprenditori italiani in modo da risolvere i tuoi problemi».
Parole che sono state molto apprezzate dall’attuale proprietario nerazzurro, il quale ha ringraziato l’amico, prima in privato e poi pubblicamente, anche lui attraverso le pagine della “Gazzetta”, cui ha rilasciato un’intervista molto interessante, dalla quale si evince l’imminente cessione al magnate indonesiano: «Vede, per anni il calcio italiano, e mi assumo la mia parte di colpe, ha vinto all’estero sul campo ma finanziariamente ha giocato una partita assolutamente casalinga. E l’ha perduta. Si è nutrito di diritti televisivi e di colpi di mercato. Per carità, anche quelli servono, creano identità e coesione tra i tifosi, che sono il primo patrimonio di una squadra. Ma oggi ci ritroviamo incapaci di fare sistema, con stadi vetusti, senza un format che possa realmente attrarre un interesse planetario. Creare un solido mercato all’estero è un’operazione lunga, difficile e costosa. E la concorrenza è fortissima. L’ingresso di un socio asiatico, per esempio, quel mercato fondamentale te lo porta in casa. Ti costringe a cambiare indirizzo e abitudini manageriali. Ti apre al mondo e a nuove risorse in modo quasi automatico. Insomma, ti internazionalizza persino più di un Triplete. L’Inter sarà una società gestita in modo moderno e internazionale. Se servo, resterò a dare il mio contributo. Ma per favore non mitizziamo il mio ruolo. Lo chiedo anche ai tifosi: i presidenti-simbolo a un certo punto diventano un tappo…L’Inter non è una mia questione personale. In fondo, non ho mai amato le poltrone».
Nella stessa intervista anche un appello ai tifosi : «Li capisco eccome, i nostri tifosi: il mio primo pensiero è a loro perché l’Inter è di chi la ama. Mi creda, sto agendo per loro. E capisco anche Pellegrini: la sua proposta e il suo affetto sono proprio la dimostrazione che nell’Inter è maturato un valore enorme e inespresso che bisogna liberare per il futuro. Del resto, un eventuale arrivo di Thohir non sarebbe affatto in contraddizione con l’ingresso di altri soci rappresentativi del mondo interista».
Una trattativa in fase di definizione dunque, come ha fatto intendere lo stesso presidente, ieri, a margine della partita dell’Inter contro il Valencia in New Jersey: «Il gruppo indonesiano si sta rivelando attento e prudente. I tempi non possono essere definiti con certezza, ma sicuramente non saranno lunghissimi». A breve per l’Inter si aprirà una nuova era, dalle forti tinte orientali.

 Roberto Scognamiglio