Sport e integrazione sociale: insieme per dire "no" al razzismo

NAPOLI – Si svolgerà domani, venerdì 28 giugno 2013 alle 16, l’iniziativa “Ama lo sport, odia il razzismo”, promossa dalla squadra multietnica Afro-Napoli United in collaborazione con il Laboratorio Occupato Insurgencia, la partecipazione dell’Aics Napoli, l’Associazione italiana cultura sport e con il patrocinio della IV Municipalità del Comune di Napoli. Si tratta di un evento sportivo e sociale per promuovere un messaggio di integrazione e chiedere, con forza, alle istituzioni sportive – CONI e FIGC – l’accesso dei migranti alle attività e alle strutture sportive, spesso limitato a causa di problemi burocratici.
«L’integrazione sociale passa anche attraverso lo sport e la nostra esperienza lo dimostra – sottolinea il presidente di Afro-Napoli United, Antonio Gargiulo – Il diritto a svolgere attività sportive non deve essere negato a nessuno: tutti devono avere la possibilità di iscriversi ai campionati riconosciuti dal Coni».
L’iniziativa di domani è articolata in momenti sportivi e sociali, a partire dall’incontro di calcio previsto per le 16 sul campo comunale di Via Lieti a Capodimonte, dove si disputerà una partita amichevole traAfro-Napoli United e Quartograd, la squadra nata lo scorso anno a Quarto per iniziativa di alcuni comitati locali.
Seguirà alle 18.30 un dibattito al Laboratorio Occupato Insurgencia (in Via Vecchia San Rocco 18) sul tema dell’Accesso dei migranti al mondo dello sport, con interventi del presidente di Afro-Napoli UnitedAntonio Gargiulo, dell’onorevole Bruno Molea, presidente Aics e consigliere Coni; del responsabile Sport dell’Aics Ciro Turco; del responsabile Politiche Sociali Aics Antonio Turco e del presidente dell’associazione Kodokan Giuseppe Marmo. Sul tema dell’incontro ci saranno anche video contributi di Nicola Saccon e Ivan Grozny dell’associazione Sport alla rovescia. Modererà l’incontro il giornalistaGiuseppe Manzo. La serata si concluderà alle 21.30 a Insurgencia con la musica live di Downtown Train, Appesi Aun Filo e, a seguire, il Dj set.
Oltre a quella per l’accesso allo sport dei migranti, le organizzazioni promotrici stanno conducendo una campagna culturale per chiedere al Governo di modificare la legge Bossi-Fini che tiene i migranti in ostaggio giuridico per le norme troppo restrittive, e di introdurre lo Ius Soli, ovvero il riconoscimento della cittadinanza agli stranieri nati nel nostro Paese, un passo necessario per rimettere in connessione i cittadini migranti con la democrazia reale.