NAPOLI – Il Napoli ha il suo nuovo allenatore, scelto con una strategia precisa: far crescere la squadra sia a livello nazionale che a livello europeo.
Rafa Benitez è stato chiamato, per dare continuità ad un progetto ambizioso iniziato con Reja, maturato con Mazzarri e in attesa della definitiva consacrazione, si spera, con lo spagnolo.
Il modulo preferito da Rafa Benitez è il classico 4-2-3-1, che spesso viene ribattezzato 4-2-fantasia. Rispetto al passato, oltre al tecnico, per gli azzurri cambieranno anche schemi e preparazione. Il tecnico madrileno viene descritto come un vero e proprio perfezionista, cura i più piccoli dettagli e non lascia mai nulla al caso.
Lo schema, rispetto al vecchio 3-5-2, modulo tanto caro a mister Mazzarri, basato su contropiede e ripartenze, lascerà spazio ad un gioco basato sulla organizzazione collettiva, dove tutti, dai difensori agli attaccanti sono chiamati a partecipare attivamente alla costruzione ed alla finalizzazione del gioco.
Fondamentale per il gioco di Benitez sarà il lavoro degli esterni d’attacco, dove in passato sono state adattate ex punte di ruolo, come ad esempio l’olandese Kuyt ai tempi del Liverpool che, nelle idee di Rafa, potrebbe essere paragonato all’Insigne di Napoli. Altro ruolo importante per il gioco dello spagnolo sarà quello di Hamsik che, libero da compiti di copertura, dovrà essere il punto di raccordo tra centrocampo ed attacco, dove lo slovacco sarà per il tecnico quello che è stato Gerrard nel Liverpool.
A completare lo schema ci sarà un’unica punta centrale che dovrà andare in rete. Ad oggi non si è ancora certi se si potrà contare su Cavani. Con l’uruguaiano o un altro, il Napoli di Benitez sarà competitivo e, si spera, vincente.
Antonello Chiaese
