… E cresce la febbre per la Coppa America

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NAPOLI – I nove skipper delle America’s Cup World Series dopo aver incontrato un’entusiasta folla di giornalisti, hanno espresso grande soddisfazione all’idea di tornare tra le boe a diversi mesi dalla frazione di San Francisco.
«Per il team è molto importante tornare a regatare – ha spiegato il timoniere di Luna Rossa Piranha, Chris Draper – Abbiamo lavorato moltissimo nel corso degli ultimi sei mesi e vogliamo vedere a che punto siamo».
Un commento ripreso da Dean Barker di Emirates Team New Zealand, che ha sottolineato come dopo aver trascorso molto tempo ottimizzando l’AC72, il team senta il bisogno di tornare a respirare l’aria del campo di regata: «È facile essere un po’ arrugginiti – ha detto – Non vediamo davvero l’ora di tornare a confrontarci con gli avversari».
La quasi totalità dei team è è dunque scesa nelle acque del golfo di Napoli dove, sfruttando una brezza moderata, si sono allenati dando vita a una serie di regate di prova in attesa di contendersi i primi punti, in palio a partire da giovedì.
Le dichiarazioni dei timonieri dei catamarani in gara sono state:
Charlie Ekberg, Artemis Racing: «Per noi è il miglior modo di preparare la Red Bull Youth America’s Cup. Prendere confidenza con questa barca è già una bella sfida. Sarà interessante capire a che punto siamo rispetto agli altri. Ci sono grandi velisti: non ho mai avuto modo di sfidarli, ma darò il massimo cercando di apprenderne i segreti».
Ben Ainslie, J.P. Morgan BAR: «L’aria leggera è qualcosa di nuovo per noi, ma faremo di tutto per essere tra i migliori, come accaduto l’ultima volta. Ieri, nel corso degli allenamenti, abbiamo avuto buone sensazioni e sfrutteremo ogni attimo per ultimare la preparazione».
Mitch Booth, China Team: «Ci siamo allenati a Sanya su dei catamarani di 28 piedi (8,5m). Anche se non sono barche simili agli AC45, ci hanno permesso di lavorare sul coordinamento, sulla comunicazione e sulle manovre. Molti dei ragazzi non hanno mai regatato su barche di questo genere: i carichi sono maggiori e l’esperienza non è mai sufficiente».
Dean Barker, Emirates Team New Zealand: «Abbiamo passato dieci mesi lavorando alla messa a punto del nostro AC72 ed è facile sentirsi arrugginiti dopo tanto tempo che non regati sulle barche piccole».
Yann Guichard, Energy Team: «Napoli è un posto fantastico per regatare. Il campo di regata offre la possibilità di veleggiare a pochi metri dalla costa. La Coast Race dello scorso week end è stata davvero fantastica».
Chris Draper, Luna Rossa Piranha: «Puntiamo a fare bene nel match race, ma siamo consapevoli che basta un errore per essere fuori. La cosa più importante, comunque, è trasformare questo evento in un momento di crescita per il team. Abbiamo lavorato moltissimo nel corso degli ultimi sei mesi e vogliamo vedere a che punto siamo».
Francesco Bruni, Luna Rossa Swordfish: «Sono davvero contento di essere nuovamente a Napoli: il pubblico è caldo e sono sicuro che saprà garantire a Luna Rossa un grande supporto. Sarà dura, ma molto divertente».
Roman Hagara, HS Racing: «Ci aspettiamo belle regate. Dovremo lavorare molto sulle manovre, perché sono differenti da quelle che siamo abituati a svolgere a bordo dell’Extreme 40».
Tom Slingsby, Oracle Team USA Slingsby: «Credo che avremo il nostro bel da fare per emergere, visto che questo sarà il nostro primo evento e visto che gli altri skipper all’esordio hanno incontrato varie difficoltà. Crediamo di avere un buon controllo della barca: vedremo come andrà sul campo di regata».
(Foto by © ACEA 2013 Photo Gilles Martin-Raget)
Fonte © ACEA