Il Rugby, gran gioco e gran fair play

C’è da dire che nel Rugby i valori in campo sono decisamente predefiniti rispetto a quanto avviene ad esempio nel calcio, dove le sorprese sul campo sono all’ordine del giorno.
Sarà una questione di palla, non tonda ma per l’appunto ovale, ma difficilmente nel Rugby si vedrà perdere una delle 10 migliori squadre al mondo con un’outsider.
Nonostante questa “prevedibilità”  è uno sport particolarmente affascinante, che ogni anno conquista un numero sempre maggiore di estimatori: i motivi stanno nello spirito del gioco e nella spettacolarità dello stesso.
Il Rugby si può definire lo sport di squadra per eccellenza, dove la coralità del gioco è vitale e dove non c’è spazio per individualismi.
Raffrontandolo al gioco del calcio, dove pure la tattica, come in tutti gli sport di squadra, ha una grossa importanza, laddove il gesto del singolo esalta la folla e crea una situazione di pericolo per la squadra avversaria, nel rugby vale la regola di sostenere sempre la giocata del portatore di palla.
Chi si isola in una porzione di terreno sguarnita di compagni di squadra ha poche speranze di tenerla, presto verrà placcato dagli avversari che gli porteranno via l’ovale.
Il Rugby è sicuramente, più di ogni altro, uno sport di conquista territoriale, una vera e propria battaglia fra 30 energumeni dove avanzare anche di pochi centimetri può alla fine risultare decisivo.
Uno sport duro, i cui elementi sono sudore, fango e sangue, che non ammette perdite di tempo, sceneggiate, simulazioni e proteste, come spesso purtroppo avviene nel calcio.
Ed un gioco dove nonostante in campo ce le si da di santa ragione, dove una scazzottata non è necessariamente fallo se si è in due a picchiarsi, prevale sempre la sportività ed il rispetto per l’avversario.
A fine partita c’è sempre spazio per una stretta di mano tra avversari; anzi abitualmente la squadra sconfitta si dispone all’uscita del campo in due colonne per poter applaudire e complimentarsi con l’avversario.
Sono queste piccole ma macroscopiche differenze con gli altri sport di squadra, dove acredine,  rivalità, toni esasperati sono ormai normale contorno alla partita, a rendere il Rugby uno sport diverso, una sorta di festa ad ogni match che trova riflesso anche sul comportamento delle tifoserie, che esultano, gioiscono ed imprecano spalla a spalla, senza barriere di alcun tipo, commentando gli episodi della partita assieme, bevendo birra allegramente assieme e facendo foto assieme.
Se non sono questi dei buoni motivi per amare ed ammirare questo sport!…
(Foto: web)

Daniele Belli