Legislazione antimafia all'Università Suor Orsola Benincasa

NAPOLI – All’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in cattedra Raffaele Cantone (nella foto con gli studenti). La lezione inaugurale del nuovo insegnamento sui profili sostanziali e processuali della legislazione antimafia, inserito all’interno del corso di laurea magistrale in giurisprudenza si svolgerà lunedì 11 marzo alle 14.30 nell’aula 1 della facoltà di giurisprudenza.
Da tempo, la facoltà ha scelto di affiancare ai tradizionali insegnamenti alcune attività laboratoriali affidate ad esperti e a esponenti del mondo delle professioni. Da anni il magistrato Giovanni Russo tiene corsi di Metodologie informatiche per giuristi e coordina un servizio di assistenza agli studenti per le ricerche normative e giurisprudenziali via web e da quest’anno il giudice Sergio Zeuli del Tar Campania e il notaio Stefano Cimmino, presidente della Fondazione Casale, hanno avviato un corso di lezioni di Tecnica di redazione degli atti giuridici, con l’obiettivo di mostrare in modo concreto agli studenti come si redige un atto o un testamento o un contratto.
«In questo quadro didattico – spiega Vincenzo Omaggio, preside della facoltà di giurisprudenza – abbiamo pensato di affidare al giudice Raffaele Cantone un insegnamento dedicato alla legislazione antimafia e l’entusiasmo con cui egli ha aderito alla nostra proposta è stato per noi motivo di grande soddisfazione».
A partire dalla sua esperienza di magistrato nelle grandi inchieste contro la camorra, Cantone proporrà una riflessione e un approfondimento in sede scientifica sui profili giuridici di una legislazione complessa, problematica e in continuo divenire ed il suo impegno potrà avere un impatto stimolante sulla comunità didattica dei docenti e degli studenti della Facoltà, ma anche sull’intera comunità cittadina a cui sono aperte tutte le iniziative culturali del Suor Orsola.
«L’inserimento del corso di Cantone nel nostro piano di studi – evidenzia Omaggio – rappresenta, peraltro, un felice esempio del nostro modo di fare Università, costruendo legami tra la dimensione accademica e quella professionale, in un campo così importante e delicato anche sotto il profilo sociale e politico».
Il Suor Orsola sarà, dunque, il primo Ateneo italiano ad avere uno specifico insegnamento dedicato alla legislazione antimafia.
«Credo – sottolinea Cantone – si tratti di una scelta di grande valore simbolico per il nostro territorio. Un valore simbolico ma anche e soprattutto sostanziale  perché è di fondamentale importanza per i giovani giuristi la conoscenza specifica di una normativa che, pur essendo oggetto di applicazione ormai quotidiana nei tribunali non soltanto meridionali, non sempre è stata oggetto di uno studio adeguato ed approfondito e che soprattutto non si è mai provato, se non di rado, a leggere con una visione sistematica e di insieme. Per quanto mi riguarda – continua – sono entusiasta della possibilità datami dalla facoltà di giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa  di poter approfondire una materia a me cara come la disciplina penale della legislazione antimafia, anche attraverso il confronto con l’insegnamento universitario ed il rapporto con gli studenti ed è una sfida che proverò a raccogliere, consapevole che il contrasto alle mafie richiede un approccio altamente professionale da parte di tutti gli operatori che non può non cominciare proprio dal momento degli studi universitari».
Per anni, Cantone è stato pubblico ministero alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, dove si è occupato delle indagini sul clan camorristico dei Casalesi, riuscendo ad ottenere la condanna all’ergastolo dei più importanti capi di quel gruppo fra cui Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, Walter Schiavone, Augusto La Torre e Mario Esposito.