Il libro: Il Paradiso dei diavoli

NAPOLI – È una città che si ama o si odia, o la si odia e la si ama nello stesso tempo, contraddizione tra le sue mille contraddizioni.
Il giornalista Franco Di Mare non fa eccezione, e racconta Napoli nel suo ultimo romanzo “Il Paradiso dei diavoli”, ed. Rizzoli.
Franco Di Mare, nato a Napoli nel 1955. Giornalista, inviato di guerra, ha ricevuto numerosi premi, fra cui due Oscar della televisione per i suoi reportage dal fronte.
Autore di uno spettacolo teatrale poi diventato libro, “Il cecchino e la bambina” (2009), ha scritto il suo primo romanzo nel 2011 “Non chiedere perchè”, entrambi editi da Rizzoli.
Lo disse Goethe, che Napoli era un Paradiso abitato da diavoli; c’è chi la percepisce così.
Ma c’è anche chi sente Napoli un Inferno abitato da angeli: è possibile anche questo nella città della Contraddizione.
Di Mare dipinge un affresco vivido e agghiacciante della città, paragonandola ad un brulicante presepe dove trovano posto il borghese, ’o guaglione, il commerciante, il cronista di nera, la casalinga, l’intellettuale, e tutti sono in qualche misura contagiati dal Male che abita il golfo più bello del mondo. Il Male che ha trasformato angeli in diavoli.
Nell’intervista a www.fattitaliani.it Di Mare ha infatti ha detto: «Napoli è lo sfondo su cui si muovono i personaggi del romanzo come in un presepe. La città costituisce la quinta teatrale di una tragedia che coinvolge una serie di personaggi, ognuno dei quali ha il suo ruolo in una commedia umana collettiva».
La trama.
Il protagonista è Carmine, l’allegoria di una città dalle mille facce. Camorrista, professore, esponente dunque di quella cultura che vive, deflagra e poi ritorna a sopire sotto le ceneri vulcaniche: il potenziale esplosivo di Napoli che guarda e non vede, che parla e tace, che sente e non ascolta.
Anni ’70. Un sedicenne smaschera un professore del suo liceo che non fa il proprio dovere. Anni ’80. Due ragazzini prendono parte a un regolamento di conti che finisce nel sangue. Uno va dritto in riformatorio, l’altro sui banchi di scuola. Una dodicenne inguainata in un fuseaux nero partecipa al concorso Napoli, voci nuove. Ma arriva quarta. Oggi. Un killer spietato si diverte a sparare in faccia ai tossici. Ma si fa qualche pista pure lui. Un cronista di nera ha perso troppi treni nella vita. Però rischia di vincere il Pulitzer. Un professore universitario viene pestato selvaggiamente. E non denuncia il suo aggressore. Una donna sensuale e semianalfabeta vuole leggere “Il Piccolo Principe”. Un costruttore edile, un piccolo boss, un imprenditore tessile vengono ammazzati. Con la tecnica della botta ‘nfaccia.
Sempre.
Una città ha due volti, l’uno chiaro l’altro oscuro.
(Foto: copertina)