Il libro: L’India nel cuore

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NAPOLI – Un incontro che ripercorrerà i momenti salienti di un viaggio tra le meraviglie dell’India e le sue ferite millenarie quello che martedì 12, alle 17.00, alla Fondazione Giambattista Vico al complesso monumentale San Gennaro all’Olmo  di via San Gregorio Armeno:  Vittorio Russo, autore de L’India nel cuore, ed. Baldini & Castoldi ,presenterà il suo libro.
L’incontro, moderato da Francesca Viti, vedrà la presenza, oltre che dell’Autore, di Domenico Amirante, Vanni Fondi, Tommaso Amico di Meane e Vincenzo Pepe.
I viaggiatori occidentali da sempre hanno subito il fascino del continente indiano: attraversarlo è un viaggio dell’anima, attraverso valori e filosofie aliene e forse proprio  per questo ammalianti.
L’India oggi è una potenza economica emergente con i suoi un miliardo e 300 milioni di abitanti.
Per secoli è stata meta di pellegrinaggi spirituali, per distratti turisti dell’esotico, ci ammalia per il suo concentrato di contraddizioni di cui quasi mai capiamo il senso profondo e antico.
Vittorio Russo è capitano di lungo corso, un viaggiatore che ha già scritto saggi e racconti.
Nella sua ultima opera  approfondisce la miseria onnipresente e l’accettazione con cui gli indiani convivono con la sofferenza, la religiosità dei templi, gli estremi degli indù che si lasciano morire di fame vicino al Gange e di chi usa il fiume sacro come una discarica, il folclore dei santoni e la credulità popolare, la condizione della donna nelle sue manifestazioni più arcaiche che ancora convivono con la modernità, la vedovanza, le cremazioni che da millenni accendono i tramonti.
Ma lo fa con gli occhi della mente, conservando e respirando ogni piccola sensazione, osservando le mille contraddizioni, i paradossi della ricchezza ostentata, i superstiti Maharaja con i loro chili di gioielli, in un Paese in cui la prostituzione minorile frutto della miseria è una piaga da mezzo milione di vittime.
Tra notazioni storiche e geografiche, curiosità culturali e vivide descrizioni, Vittorio Russo conduce il lettore in un percorso di purificazione fra gli affanni di una quotidiana prostrazione e le vette di un sapere millenario.
È  così che l’avventura diventa conoscenza e la conoscenza intimità permettendo di possedere veramente quello che si conosce.
Si dice che si può entrare in India per cento porte ma è difficile poi trovarne una sola per uscire.
L’unica porta è quella che cambia il cuore.
Forse Vittorio Russo avrebbe voluto scrivere  un libro che raccontasse l’India, e invece ha scritto L’India nel cuore.
(Foto: copertina)