Sviluppo: a Solofra il convegno "Ripensare il Piano Asi: è pubblico interesse"

SOLOFRA – Si svolgerà venerdì 1 febbraio a Solofra, in provincia di Avellino, il convegno “Ripensare il Piano Asi: è pubblico interesse!”, promosso dall’associazione tesi, tutela e sviluppo integrato. L’appuntamento è fissato per le 17 nella sala congressi dell’ex Convento di Santa Chiara. I lavori sono patrocinati dal Comune di Solofra, dal Consorzio Asi Avellino, dall’Ordine degli Ingegneri di Avellino, dall’Ordine degli Architetti di Avellino e dal Collegio dei Geometri di Avellino.
Dopo i saluti del sindaco di Solofra, Michele Vignola, e del presidente dell’Asi Avellino, Giulio Belmonte, sono previsti gli interventi del presidente di Tesi, Biagio Vigilante, che introdurrà ai contenuti del convegno, di Vincenzo De Maio che farà il punto sullo stato di fatto e sulla proposta di riperimetrazione studiata da Tesi, di Michele Esposito che discuterà di Formazione, informazione e promozione per lo sviluppo delle imprese e del direttore regionale dell’Inail Emiddio Silenzi sul tema Sistemi di Prevenzione e di Gestione delle Sicurezza – Opportunità e Premialità Inail alle Imprese.
Inoltre, importanti contributi ai lavori del convegno di Tesi saranno dati, nel corso del pomeriggio, da Maurizio D’Antonio, presidente di Cava Sviluppo, sulla revisione del Piano Asi a Cava de’ Tirreni, da Elio Iannuzzi, professore di Economia e Gestione delle Imprese all’Università degli Studi di Salerno, sulle Condizioni di appetibilità per gli investimenti, da Luigi Maria D’Angiolella sulle procedure di formazione e approvazione della variante al piano Asi. L’incontro sarà moderato da Antonio Pirolo.
«In merito ai lavori conclusivi del convegno – spiega Vigilante – l’associazione Tesi sottoporrà e distribuirà agli astanti un documento di sintesi contenente le proposte avanzate per la riqualificazione e la rigenerazione dell’area industriale di Solofra. Tale documento, per il quale l’associazione chiederà la sottoscrizione da parte dei portatori di interesse, vorrà rappresentare un punto d’inizio per una necessaria rielaborazione degli assetti territoriali in chiave produttiva mirando alla definizione precisa di soggetti attuatori ed alla tempistica di realizzazione della annunciata variante al Ptrasi. Questa iniziativa – continua –  ha come scopo primario la convergenza degli operatori economici su uno strumento regolatore al passo con i tempi, che crei le condizioni di uno sviluppo sostenibile e che attui le concrete aspirazioni di un territorio bisognoso di affermare appieno la propria identità imprenditoriale per offrirsi ad un sistema di relazioni economiche più vasto e articolato».