Caserta: la moda in passerella con "The Fashion Show"

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CASERTA – Spazio alla moda con The Fashion Show, evento organizzato dalle giovani blogger Caterina Natale, Valentina Squillino e Sabrina Galdiero, responsabili del blog Fashion No Stop. L’evento si svolgerà domenica 27 gennaio alle 19 nel locale Studio Uno, in viale Carlo III a Caserta. Fashion No Stop è un blog che propone articoli frizzanti sul mondo della moda: i grandi marchi e quelli emergenti, intervista persone del settore e riporta le aspirazioni e i trend della vita reale, con un occhio di riguardo alla moda, quella che può essere indossata da tutte. «Lo scopo – spiegano le organizzatrici – è quello di far in modo che il territorio campano impari a conoscere e valorizzare il patrimonio artistico e artigianale che i giovani talenti locali rappresentano».
Il Fashion Show, che vede il coinvolgimento di giovani stilisti, fotografi, atelier e artisti campani di grande spicco creativo, sarà presentato dalla giornalista Maria Beatrice Crisci. A inaugurare l’evento, la mostra fotografica di moda di quattro talenti della fotografia: Nicola D’Orta, Maria Carmisciano, Davide Ciotola e Vittorio Alvino Corot. Sfileranno gli abiti, sintesi di studio e ricerca della cultura sociale europea, di giovani gruppi di designer laureandi al corso di Design per la Moda della Facoltà di Architettura di Aversa.
Il gruppo di Federica Guardascione e Veronica Iorio prevede una mini collezione che si ispira ad una rivisitazione di stoffe setose di abiti tipici della cultura orientale. Sabrina Galdiero si ispira all’uomo dandy che ha sconvolto la società vittoriana, coniugando colori ricchi e forme classiche dal sapore moderno, mentre Caterina Natale propone una rivisitazione, in chiave moderna, dello stile Dior. Musa ispiratrice del gruppo di Simona Esposito, Ilaria Maisto, Flavia Gaia Palmieri è Vionnet, da cui riprendono le tecniche sartoriali e la morbidezza degli abiti per unirli alla destrutturazione dei designer giapponesi. Di ispirazione indiana è invece la mini collezione di Albachiara Guindani che prevede forme pulite e colori tipici dell’impero moghul in contrasto con lo stile della collezione di Nadia Colamatteo che propone l’uso dei colori della monarchia russa rivisitati in abiti di moda e accessori tradizionali russi.
Nero, pizzo e trasparenze sono i colori ed i tessuti ufficiali delle creazioni di Ludovica Mercurio, di ispirazione austera dell’impero napoleonico, cui susseguono  gli abiti di Michela Musella, che si ispirano all’Impero austro ungarico, rispecchiando perfettamente la diversità di un popolo che ha saputo guardare oltre le proprie diversità e restare unito. Le giacche DE-MO vintage del gruppo di Caterina Natale, Sonia Santangelo e Tonia Greco, si ispirano alla rivisitazione della giacca napoletana. Il gruppo di Annamaria D’Andrea, Angela Di Giulio, Carolina Felicissimo, Fabiana Forte affronterà il tema dell’androginia concettualizzandolo in un restylist. Arte e scenografia rappresenteranno, invece, il fulcro delle creazioni proposte dai giovani stilisti laureatisi presso il corso di Fashion Design, Costume e Disegno dell’Accademia di Belle Arti di Napoli dove intrecci, forme strutturate, dettagli dipinti a mano e drappeggi si alterneranno secondo performance stilistiche.
La passerella ospiteràgli abiti gioiello di Guglielmina Caporaso, gli intrecci di tessuto di Alessia Becchimanzi, i drappeggi raffinati con micro-applicazioni di Valentina Squillino, le pieghe con rifiniture in corda di Gina Belardo, le creazioni con dettagli strutturati ed inserti maculati fluo di Alessia Erre Russo.
Il black and white di Chiara Mancuso, semplice e raffinato, si sposerà perfettamente con lo stile elegante e cangiante di Margherita Matera, che richiama l’ispirazione alle fotografie di Walter Schels, ai quali, fanno seguito gli abiti di contrasto con tessuto leggero e pesante di Rossella Sposito, la “pittura sul tessuto” di Federica Ruocco, gli abiti scultura di Lorena Cangiano. La sfilata si concluderà con la donna trasformista ispirata a Pierrot di Mariana Corsale, le rusches rigide di Clotilde Cavezza e gli abiti scenografici di Giuseppe Pace, ispirati all’inquinamento, riciclaggio ed eco sostenibilità.
Lo spettacolo sarà contornato dalle coreografie dell’Arabesque, fitting fotografico, un’esibizione di body painting della giovane artista campana Giovanna D’amico, ispirata alla moda, e le performances orientali di “Al Hasanat”. Le trances in cui verrà suddivisa la sfilata comprenderà anche la mini-collezione di Valentina Scognamiglio, giovane stilista di grande talento, formatasi presso l’accademia MM di Mauro Maria e con esperienza lavorativa presso la Maison di Valentino, promotrice di abiti in alta moda in pizzo ricercato, capispalla in eco pelliccia e magnifici abiti prét-à-porter in pelle nera con frange.