Intervento del figlio Anna Politkovskaya

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME) – Ilya Politkovsky, figlio della giornalista russa Anna Politkovskaya, è intervenuto lunedì 7 gennaio alla prima giornata di commemorazione del giornalista Beppe Alfano, ucciso da Cosa nostra 20 anni fa.
Nel suo intervento ha detto tra l’altro: «Mia madre era una giornalista d’inchiesta, ha scritto più di 500 articoli. Da questi sono nate 50 indagini investigative, da cui poi sono scaturiti dei processi. Mia madre faceva un tipo di lavoro giornalistico diverso da quello di Beppe Alfano: lei si occupava di crimini di guerra, soprattutto in Cecenia. Di crimini commessi dall’esercito, di organizzazioni religiose criminali, di persone che erano al potere in Cecenia e in Russia grazie a traffici illeciti. È stata uccisa più di sei anni fa da un gruppo di killer organizzati. Un crimine organizzato per soldi».
Anna Politkovskaya, giornalista dell quotidiano russo “Novaja Gazeta “ amava dire che scriveva le cose che vedeva, e lo faceva senza paura. Non la fermarono le minacce, i tentativi di avvelenamento, gli arresti. Il 7 ottobre 2006, a Mosca, la fermarono cinque pallottole, in un ascensore. Aveva 48 anni.
Anna è sepolta al cimitero di Troekurovskoie, sotto una lapide che rappresenta un foglio di giornale con cinque fori di proiettili.
(Foto: web)
(Fonte Adnkronos)