Record: al nord i matrimoni civili superano quelli religiosi

È già da molto tempo che i modelli familiari presenti nel nord dell’Europa si stanno diffondendo verso il sud del continente.
L’Italia è tra le regioni europee ad aver mantenuto il modello classico di famiglia, madre, padre e figli, per più tempo.
Il nord Italia per primo ha cominciato ad accogliere i nuovi modelli presentando in modo sempre più diffuso famiglie monogenitoriali.
I dati Istat del 2011 hanno registrato, proprio nella parte settentrionale della nostra penisola, un record senza precedenti: per la prima volta i matrimoni civili hanno superato il numero di quelli religiosi.
La percentuale di matrimoni religiosi in tutta la penisola è pari al 60%, ma se consideriamo la sola ripartizione settentrionale i matrimoni civili prevalgono, anche se di misura, con un 51,7% di riti civili.
Al centro non si è ancora arrivati al sorpasso ma i matrimoni religiosi sono pari soltanto ad un +0,1%.
Nell’Italia meridionale, invece, il matrimonio religioso continua ad essere nettamente prevalente facendo registrare il 76,3%.
Secondo i dati dell’annuario statistico dell’Istat il fenomeno continuerà a crescere nel prossimo anno in un contesto di ulteriore diminuzione del numero complessivo dei matrimoni.
Un altro dato importante è proprio la diminuzione del numero dei matrimoni: nel 2011 sono stati celebrati quasi novemila matrimoni in meno rispetto all’anno precedente che faceva già registrare un livello basso del numero di matrimoni totali.
Il numero di divorzi è pressoché stabile anche se in leggero calo (-0,5%).
Per contro aumentano le separazioni, che sospendono gli effetti del matrimonio ma senza porre fine al rapporto matrimoniale; l’aumento è pari al 2,6 percento.
Infine, a differenza di quanto si registrò fino al 2006, il numero di affidamenti congiunti sono molto più diffusi rispetto alla custodia esclusiva della madre. Gli affidamenti a entrambi i genitori, infatti, sono stati il 73,8% in caso di divorzio e l’89,9%  in caso di separazione.
(Fonte foto: web)

Alessio Buonomo