Biodiversità: a Napoli nasce "Europa Wild"

NAPOLI – Alla facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II arriva il primo Programma Intensivo Erasmus intitolato “Europa Wild”. All”iniziativa, che si svolgerà dal 3 al 13 dicembre, parteciperanno dieci studenti spagnoli dell’Universidad de Leòn, dieci portoghesi, dell’Universidade Tras-os-Montes e Alto Douro, e dieci italiani, impegnati ad ampliare le loro conoscenze sulla conservazione della biodiversità. Il progetto sarà presentato lunedì 3 dicembre alle  8 nell’aula magna Don Bosco dell’Istituto Salesiani dell’Università dgli studi di Napoli Federico II.
«Il corso – spiega Luigi Esposito docente del Dipartimento di Scienze Zootecniche – prevede una full immersion cui possono partecipare i nostri laureandi in Tecnologie delle Produzioni Animali e in Medicina Veterinaria, con l’ausilio di nove docenti, tre spagnoli (Josè Manuel Gonzalo Orden, Vicente Gonzalez guren, Ana Maria Carvajal Uruegna), tre portoghesi (Maria Madalena Vieira-Pinto, Aurora Carmen Monzòn, Filipe de Costa Silva) i padroni di casa Paola Maiolino e Luigi Navas. Il progetto – continua Esposito – è stato realizzato con accordi internazionali, avvenuti al di fuori del programma Erasmus. È finanziato dal Miur, al fine di realizzare scambi sempre più costanti con le università europee, purtroppo però non è rifinanziabile per più di tre volte».
Scopo del programma, la gestione delle risorse faunistiche per la conservazione delle specie in via d’estinzione. All’evento parteciperà anche il consigliere comunale dei Verdi Ecologisti Carmine Attanasio e il direttore della rivista Agricultura e Innovazione Nando Cirella. L’unione Europea ha grandi finanziamenti da impiegare per progetti nel settore della biodiversità e questi si possono trasformare in offerte di lavoro per gli studenti. L’attività didattica, frontale e pratica, si svolgeranno al CreMoPAR (Centro Regionale di Monitoraggio Parassitosi di Eboli). Non mancheranno visite guidate nelle aree protette e nei centri di gestione fauna selvatica.
(Fonte foto: web)