La materia secondo l'approccio quantistico

L'atomo

Com’è noto, la materia, ovvero tutto ciò che sembra più solido, è composto da atomi, i quali, a loro volta, sono costituiti da piccole parti.
Questi atomi sono tenuti uno vicino all’altro grazie alla forza di coesione; anche quelli che formano il corpo umano, sono in continuo movimento.
Cosa comporta ciò?
Ebbene, se si muovono, significa che il corpo è fatto di particelle che non sono sempre in contatto l’una all’altra e, quindi, tra un atomo e l’altro ci sono vuoti.
Non solo, secondo la fisica quantistica, la materia è molto meno tangibile di quanto si possa immaginare: la si pensa come fatta di tante cellule simili a sfere piccolissime, mentre non sono dense e solide come sembra.
La distanza tra nucleo ed elettroni è paragonabile, in proporzione, a quella di una pallina da tennis al centro di un campo di calcio rispetto a una capocchia di spillo posizionata nel perimetro esterno.
Come dimostrato dall’esperimento di fisica quantistica ideato da Gerhard Birkl del Max Plank Institut fur Quantenoptik di Garching (Germania), atomi ed elettroni non si comportano solo come palline (cioè particelle) ma come onde, il che mette in crisi l’immagine materiale che si era abituati ad associare all’atomo.
Questo significa che, secondo l’approccio quantistico, la materia è in realtà meno materiale di quanto si pensasse.
Se venisse chiesto a un esponente della fisica quantistica quali sono i mattoni fondamentali con i quali è fatto l’Universo, potrebbe, perciò, rispondere provocatoriamente che è un oceano di possibilità.
Per approfondire l’argomento si consiglia la visione del docufilm, disponibile anche in italiano, What the bleep do we know!,attualmente su Youtube.
(Fonte foto: web)

Alessio Buonomo