Un ponte tra Italia e Venezuela

José Antonio Abreu premiato dal primo cittadino di Ravello

RAVELLO – José Antonio Abreu, il padre del sistema delle orchestre e dei cori del Venezuela, ospite della Fondazione Ravello per l’ultimo atto del Festival 2012, ha intuito prima di tutti che uno dei problemi della società moderna è l’individualismo.
È pronto, dunque a rafforzare la formula della concertazione e dell’aggregazione che gli ha consentito combattere  varie forme di devianza giovanile togliendo dalla strada oltre 400mila ragazzi.
Abreu, ex ministro venezuelano, dalla Costiera Amalfitana, ha annunciato l’imminente formazione di una orchestra di giovani italiani e venezuelani che transiterà il prossimo anno proprio per Ravello.
Ha, infatti, dichiarato: «Non c’è nulla di più importante per il nostro progetto di espansione internazionale della collaborazione con l’Italia, che è il paese della musica per eccellenza. Ha maestri di primissimo livello e un’ importante tradizione: è il Paese che ha il maggiore potenziale per lo sviluppo massivo della cultura musicale. Torneremo certamente il prossimo anno non per un concerto ma per un’intera settimana facendo interagire i vostri ragazzi con la nostra orchestra».
Abreu ha, inoltre, sottolineatogli straordinari obiettivi raggiunti nel primo anno del sistema Italia: trenta nuclei ai quali partecipano oltre 6.000 ragazzi.
«L’Italia può vantare centinaia di maestri di primissimo livello, disposti a un importante sforzo pedagogico – ha aggiunto Abreu – Non dimentichiamo che l’Italia ha nella sua storia il primo esperimento musicale con persone disadattate. Fu Vivaldi, a Venezia, a dare vita all’orchestra della Pietà, la prima giovanile della storia, e alla prima formazione musicale femminile».
Proprio in ricordo del grande musicista italiano, Abreu lancia poi il nuovo progetto denominato La Musica ViVe (Vivaldi – Venezuela) che battezzerà l’Orchestra Nazionale del Sistema con la direzione di Diego Matheuz, al Teatro la Fenice di Venezia, e la prima Giornata della Musica Sociale, grande evento nazionale di sensibilizzazione e diffusione dei valori sociali della musica.
La  promessa di Abreu, rimettere piede a Ravello nel 2013 in occasione della nuova programmazione del Festival, è stata arricchita da una serie di anticipazioni, a cominciare dalla creazione di un’orchestra italo-venezuelana.
«Nel 2015 l’intero “sistema” sarà all’Expo di Milano per celebrare l’accordo permanete di cooperazione e interscambio – ha concluso Abreu – In questa occasione ritorneremo certamente a Ravello e sono sicuro che Gustavo Dudamel sarà felice di venire qui».