Termovalorizzatori? Termobruciatori? Niente?

Chi può darmi una risposta chiara e precisa ? Beh, come quantità di risposte ce ne sono tante, non ci sarebbe che da scegliere, ma qual è quella buona? Quella veramente efficace? Sulla mia scrivania in bella mostra vi sono diverse e svariate risposte.
Ho cercato quella più convincente ma, vi confesso, non ci sono riuscito.
Ciò non vuol dire che il problema non esista, esiste e come. Allora è bene parlarne perché pare ormai che in Campania il problema si sia bello e addormentato.
Però, se si guarda per la strade l’immondizia c’è, si vede e si sente, soprattutto in questo rigurgito di estate. Mi riferisco anche all’incendio, pare doloso, di migliaia e migliaia di balle che erano in attesa di miglior sorte.
Il presidente della Regione: termovalorizzatore. Il sindaco di Napoli: nessun termovalorizzatore, solo raccolta differenziata con trasferimento a zone già attrezzate.
Leggo un articolo sull’opinione del prof. Paul Connett ,pubblicato su ilMediano.it, che è solo per la raccolta differenziata, anche per la pericolosità dei fumi che gli impianti rilasciano nell’aria.
Qualche giorno fa, su Facebook appariva in bella mostra un’istantanea di Göteborg con un termovalorizzatore situato in mezzo alle abitazioni.
Notizie certe riportano situazioni del genere a Brescia, a Vienna e in tante altre città del mondo.
I tecnici specialisti del settore asseriscono che la tecnologia moderna ha ridotto le emissioni al minimo del minimo tanto da paragonare i fumi rilasciati dagli impianti ai fumi rilasciati da un barbecue.
Mi sembra un’esagerazione, ma è sempre un’affermazione che si può controllare benissimo con i mezzi che si hanno a disposizione. Mi domando come mai la Lombardia, la Toscana, le Marche e tante altre regioni non hanno problemi sulla eliminazione della spazzatura, solo la Campania piange, e sono lacrime di sangue che, peraltro, puzzano di escrementi nauseabondi.
Nessuna provincia vuole che la spazzatura creata dalla stessa resti depositata nel proprio territorio ma vuole fermamente che vada altrove, per cui alla distruzione si aggiunge il problema dello stazionamento.
Intanto, si verifica che la Sicilia e la Sardegna rifiutino i carichi che prima avevano accettato. Pare che solo la Germania accetti i nostri rifiuti , a pagamento, si capisce, per convertirli in energia produttiva e quindi, come si dice, in ricchezza.
E allora, c’è una soluzione che noi non sappiamo trovare o non vogliamo trovare.
Controversie politiche? Affari contrastanti? Io non lo so, ma i cittadini debbono sapere,  che comincino a parlarne e, se non ascoltati, a gridare il loro diritto alla vita.
Concludo: una trentina, o ancora di più, di anni fa, in una conferenza che tenni personalmente in un circolo di professionisti a Portici, basandomi su quanto asserito e comprovato da un grande scienziato, ebbi occasione di affermare che il mondo  sarebbe finito « … con l’umanità a dimenarsi e rotolarsi nei propri escrementi». È terribile!
 Amici cari, a voi la parola, vostro
Sante Grillo