Mazzoleni cede la Supercoppa alla Juventus. Furia Napoli!

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Paolo Mazzoleni protagonista in Supercoppa a Pechino

Cosa uscirà dal Nido d’Uccello? Forse una piccola quaglia bagnata o forse un grande Dragone. Solo il campo dirà la verità definitiva. La Cina apre al calcio italiano per la Supercoppa di Lega, primo appuntamento ufficiale della stagione. Si parte da dove si era finito: Napoli e Juventus, una di fronte all’altra per iniziare al meglio la nuova stagione.
Non c’è Conte, squalificato. C’è, e non si sa come sia possibile, Leonardo Bonucci piazzato al centro della difesa con Lucio e Barzagli. Massimo Carrera, sostituto del tecnico bianconero, inserisce Asamoah sul settore mancino per contenere Maggio. Mazzarri, dal canto suo, rispolvera Britos e Zuniga per poi lanciare Behrami in mediana al posto di Gargano.
Pronti, via, e il Napoli si fa vedere con Hamsik che calcia dalla distanza scatenando l’ira di Cavani meglio piazzato, poi vien fuori la Juventus nel possesso palla che inizia a guadagnare terreno senza imbastire grosse manovre offensive. Il Napoli aspetta e lascia metri ai centrali difensivi bianconeri costretti a portar palla. Ecco il fulcro del primo tempo: ad impostare non è Pirlo, soffocato da Hamsik e Inler, ma Bonucci e le praterie per i contropiedi sono innumerevoli. Pandev scambia con Cavani e lancia l’uruguayano tutto solo verso Buffon direttamente da metà campo, il Matador prova a saltare Buffon che, bravissimo, resta in piedi fino alla fine e stoppa il dribbling del bomber azzurro, ma non basta perchè Cavani riprende palla e buca la porta juventina ormai sguarnita. Napoli avanti e la Juventus subisce il colpo tanto che prima Pandev, poi Cannavaro, impegnano Buffon con due tiri mancini. Al 37′ minuto di gioco arriva il goal del pareggio: Lietchsteiner cambia gioco per Asamoah che non si fa intenerire dallo spazio lasciatogli a disposizione da Maggio e calcia al volo, la palla schizza sull’erba bagnata dalla fitta pioggia e sorprende De Sanctis. Tutto da rifare, ma non per molto perchè Pandev scatta dalla sinistra, tiene a distanza Bonucci e Lucio, quindi insacca il nuovo vantaggio con uno scavetto su Buffon. Due a uno, Napoli nuovamente avanti e Juventus che affannosamente prova a rispondere senza cavarne un ragno dal buco.
Nella ripresa, Massimo Carrera cambia ed estrae il coniglio dal cilindro: fuori Matri e dentro Vucinic. L’ex giallorosso crea subito scompiglio stampando la traversa grazie al miracolo di De Sanctis; Juventus che inizia a guadagnare campo ancora una volta, ma la fase offensiva si spegne sempre nei tranta metri finali; Napoli che aspetta e prova a ripartire fino a quando Vucinic cade per l’ennesima volta in area di rigore e Mazzoleni inizia il momento da protagonista fischiando la massima punizione. Vidal spiazza De Sanctis e da quel momento in poi una raffica di ammonizioni e decisioni unilaterali caratterizzano la sfida. Arriva un rosso diretto per Pandev senza sapere il perchè, poi Zuniga viene steso al limite dell’area da Pirlo e Mazzoleni lascia continuare fino all’apoteosi quando ancora il colombiano viene spintonato da Padoin, nessun fallo, quindi si rialza e prova a recuperare palla da Marchisio buscando il secondo giallo e il conseguente rosso. Napoli in nove uomini, Mazzarri su tutte le furie viene espulso, adesso la Juventus non piange più e si va ai supplementari sul risultato di 2 a 2.
Nel primo quarto supplementare le decisioni arbitrali emergono in tutta concretezza: il Napoli non riesce a salire in contropiede e la Juventus, con due uomini in più, controlla il campo senza mai creare veri pericolo. Al 6′ minuto, però, Pirlo scarica in mezzo un calcio di punizione, De Sanctis esce a vuoto e Maggio insacca nella propria porta. Crollano i partenopei psicologicamente e Vucinic insacca il quarto goal dopo uno splendido assist di Giovinco e con due reti di vantaggio la Juventus inizia a gestire il possesso palla. Il secondo tempo è poca cosa nel gioco e nelle occasioni.
Buon Napoli nel complesso, superiore nell’intelligenza per tutta la gara. Le due espulsioni condizionano la gara e dopo aver passato i giorni d’estate a chiedersi perchè uno come Leonardo Bonucci condannato a 3 anni e 6 mesi per illecito viene improvvisamente prosciolto, forse stasera una mezza risposta possiamo immaginarla….
 

Fabio D’Alpino

(da Pianetanapoli.it)