Storia, cultura e spettacolo: la "Festa di Montecastello" accende la città di Cava

I Trombonieri di Cava de' Tirreni

Cava dei Tirreni si ferma e agghinda le proprie strade per il grande avvenimento. Il weekend che richiama residenti e non solo. Curiosi, turisti per una sera e normali cittadini ammassati sul ciglio della strada per lasciarsi incantare dal grande spettacolo del luogo: la “Festa di Montecastello”.Un avvenimento annuale che racchiude l’essenza storica del luogo, una delle poche a non infangare con bandiere tricolori le proprie origini, con lo spettacolo organizzativo che coinvolge l’intera città, divertita e partecipante in toto.
La manifestazione rievoca la cruenta pestilenza del 1656 che devastò buona parte degli abitanti. La storia narra di una processione organizzata dai parroci di Torre Annunziata che coinvolse un gran numero di fedeli fino alla sommità del Monte Castello per chiedere la benedizione di Dio sulla città e i suoi abitanti. La pestilenza finì e da quel momento, ogni anno, la città si ritrova per commemorare quel periodo con una parata in veste medioevale. Non c’è solo l’aspetto religioso a rendere tanto rinomata la rappresentazione locale, ma nel tempo si sono aggiunti significati ben più alla portata del folclore e della storia locale. Durante la quattro giorni di festa, infatti, si possono ammirare sfilate in costume d’epoca di trombonieri, sbandieratori e portatori di Archibugio, un’arma del XV secolo da10 kgconsiderato il “padre” del moschetto e primo arnese da guerra portatile chiamato anche “cannone a mano” (la festa, infatti, viene riconosciuta anche sotto il nome di “Benedizione del Pistone”), ma nel tempo ha perso i connotati di arma da guerra per diventare simbolo di gioia e speranza.
Si comincia con la funzione eucaristica dall’altare del Colle di Sant’Adjutore per la benedizione in ricordo delle vittime causate dalla peste bubbonica. Il venerdì tocca alla processione degli appestati per un corteo che attraversa l’intera città fino alla cattedrale di Montecastello dove viene eseguita una seconda simbola benedizione. Il sabato la città di Cava de’ Tirreni viene letteralmente invasa da trombonieri che sfilano per le vie del centro storico in costume arricchiti dai vessilli del proprio casato (Senatore, Santa Maria del Rovo, SS. Sacramento, Sant’Anna, Filangieri, Borgo Scacciaventi-Croce, Sant’Anna all’Oliveto e Monte Castello). La chiosa finale è affidata allo sparo dei fuochi pirotecnici dalla cattedrale che ieri ha vissuto anche un fuoriprogramma con vari focolai alle pendici del monte accesi dalla ricaduta dei fuochi.
Questo il primo avvenimento locale che verrà riprodotto ad inizio luglio quando la città verrà chiamata a ricordare, e riprodurre sempre in grande stile,la Battagliadel Sarno (o Disfida dei Trombonieri) vissuta il 7 luglio 1460. Un modo per riunire nel divertimento varie generazioni mantenendo vivo il ricordo delle proprie origini.
 

Fabio D’Alpino