Tassa sul matrimonio: a Latina c’è anche questo

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Il nuovo business: la tassa sul matrimonio

C’è crisi e la recessione ha colpito proprio tutto e tutti. Se le casse comunali sono vuote o rischiano il dissesto, basta inventare qualcosa di “originale” per rinvigorirle. A Latina non hanno lasciato davvero nulla al caso e così ecco arrivare anche la tassa per convolare a nozze.
Sposarsi, si sa, costa e in certi casi anche un occhio della testa, ma adesso i neosposi non dovranno preoccuparsi solo di accendere un mutuo per la nuova casa, non dovranno preoccuparsi solo di tasse e imposte, ma nel budget nuziale dovrà esserci anche la commissione.
L’idea è piuttosto semplice: a seconda del luogo, del giorno e degli orari la tariffa potrà raggiungere perfino i 550€ per sostenere le varie spese relative a straordinari del personale, pulizia e ripristino. Mano al portafogli, quindi, per chi ha deciso di celebrare il grande step nell’aula consiliare, nel museo Cambellotti di Piazza San Marco, nella Pinacoteca comunale, nei giardini del  palazzo comunale, nel Procoio di Borgo Sabotino e perfino nei teatri.
Non mancano le polemiche in vista della definitiva approvazione: alcuni esponenti politici, infatti, hanno sottolineato come conti alla mano bastino appena 100€ per sopperire a tutte le spese necessarie rendendo il resto fuori luogo, appunto, una tassa. L’idea fu già attuata nel marzo scorso dal Comune di Palermo che istituì la tassa sulle celebrazioni, seppure più elastiche e agevole, e forse il sentore dell’affare ha iniziato a scalare lo stivale per un business tutto nuovo.
 

Fabio D’Alpino