Biblioteca dei Girolamini: arrestato il direttore ed altre quattro persone

NAPOLI – Non siamo certo amanti delle custodie cautelari, ma siamo fortemente convinti che la operazione effettuata stamane dalla Magistratura, con gli arresti e la scoperta dentro ai Girolamini, di luoghi segreti con tante, tante, carte e documenti, sia di fondamentale importanza per accertare quanto successo, la consistenza reale dell’incommensurabile patrimonio costituito da libri antichi, manoscritti, inediti spartiti musicali, incunaboli e conseguentemente per il loro recupero.
Alla Magistratura va perciò il pieno plauso dei VAS, che sin dall’inizio della gravissima questione ne avevano chiesto il pieno coinvolgimento, convinti che l’eccezionale valore del Tesoro dei Girolamini avesse stimolato loschi, sporchi interessi, appetiti e traffici malavitosi da ogni parte del Mondo, partendo però dall’interno della Biblioteca stessa.
Gravissime sono le responsabilità del Ministro dei Beni Culturali, sia del governo Berlusconi che dell’attuale di Monti per non avere minimamente verificato il “curriculum” del Direttore della Biblioteca dei Girolamini ed “Esperto del Ministero” per i Beni Culturali, oggi arrestato.
Gravissimi sono gli ulteriori ritardi dell’attuale Ministro Ornaghi nella mancata attivazione di una gestione completamente pubblica della Biblioteca, una volta conclusasi l’indagine della Magistratura, superando l’attuale assurda convenzione con i Padri Teatini per riportare la Biblioteca in condizioni di massima sicurezza e tutela al glorioso, storico splendore; ed in tal senso abbiamo chiesto il suo inserimento nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
La gravità di tutto quanto avvenuto richiede assolutamente una discussione profonda in Parlamento e perciò chiediamo all’onorevole Barbato di riconvertire la Sua interrogazione da risposta scritta a risposta in aula per poter anche controbattere al Ministro.
 
Comunicato Stampa