Scivolone Juve: Milan a -1. Napoli, mani sulla Champions

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Cavani trasfoma il penalty del vantaggio

Centottanta minuti. Quanto bastano per eleggere la squadra campione d’Italia e non solo. Juventus e Milan restano lì, quasi appaiate mentre la lotta per un posto in Champions League diventa quasi del tutto segnata nel destino. Destino opposto ma pur sempre trascritto per il Novara che raggiunge il Cesena in Serie B.
Temperatura a -1. Fa meno freddo in casa rossonera dopo i risultati del turno infrasettimanale. Il Milan batte in casa l’Atalanta per 2 a 0 grazie alle firme di Muntari e Robinho; la corsa al tricolore trova una svolta grazie alla sfida di Torino con la Juventus che scivola in casa con il Lecce fermandosi sul pareggio per 1 a 1. Pugliesi in cerca di punti salvezza e dopo il goal del vantaggio bianconero firmato da Marchisio, il Lecce trova il pareggio con Bertolacci che sfrutta un difettoso controllo di Gigi Buffon a meno di 5 minuti dalla fine delle ostilità. Un papera che costa due punti e l’avvicinamento dei rivali ad un solo punto di distacco. Nelle ultime due gare, il Milan troverà il derby con l’Inter per poi chiudere il torneo in casa con il Novara retrocesso; Juventus, invece, vedrà la trasferta di Cagliari prima e l’Atalanta in casa poi.
Road to Champions League. Il Napoli non fallisce e non si ferma più. Battuto anche il Palermo 2 a 0 grazie ad un contestato rigore di Cavani e al raddoppio di Marek Hamsik. Il penalty richiamato dal direttore di gara Marco De Marchi (fallo di mano del difensore Milanovic nonostante la palla avesse toccato prima la coscia) ha scatenato le proteste del tecnico Mutti, prima, e del patron Zamparini poi. A seguire il Napoli c’è solo l’Udinese che tiene il passo degli azzurri superando di misura il Cesena grazie ad un goal di Fabbrini, ma la classifica avulsa gli cede solo la quarta piazza; tonfo per l’Inter che pesca la prima sconfitta della gestione Stramaccioni a Parma per 3 a 1: vantaggio neroazzurro con Sneijder, poi si scatenano gli emiliani con Marques, Giovinco e Biabiany. Frena anche la Lazio bloccata in casa dal Siena per 1 a 1, pareggio trovato con Ledesma dal dischetto dopo il vantaggio senese firmato da Destro. La Roma di Luis Enrique, invece, non è andata oltre lo 0 a 0 nell’anticipo del Bentegodi in casa del Chievo. Le ultime due giornate presenteranno la trasferta di Bologna e la gara casalinga con il Siena per il Napoli; derby con il Milan e lo scontro diretto a Roma con la Lazio per l’Inter mentre l’Udinese affronterà il Genoa in casa e il Catania in Sicilia. Infine, le due romane: per la Lazio trasferta a Bergamo con l’Atalanta prima dello scontro casalingo con l’Inter mentre le poche speranze giallorosse verranno messe alla prova dal Catania all’Olimpico e dal Cesena in Romagna.
Ultime speranze. E’ bagarre anche per aggiudicarsi l’ultimo posto disponibile per la salvezza. Il Genoa ritrova le speranze battendo il Cagliari 2 a 1 con reti di Ariaudo per i sardi, Palacio e Jankovic per i liguri; la Fiorentina pareggia clamorosamente in rimonta con il Novara 2 a 2: dopo i goal di Jeda e Rigoni su rigore, una doppietta di Montolivo (il primo dagli un undici metri) regala un po’ di respiro ai viola. Il Bologna, certo della salvezza, vince a Catania di misura con un gran goal di Ramirez. Il Novara raggiunge il Cesena retrocedendo matematicamente in Serie B mentre la ciambella di salvataggio resta in piedi per Genoa, Lecce e Fiorentina. I viola affronteranno proprio il Lecce in Puglia per poi chiudere di fronte al proprio pubblico il Cagliari; il Lecce, dopo lo scontro con i viola, chiuderà il torneo a Verona con il Chievo; il Genoa, invece, sbarcherà ad Udine contro i bianconeri in corsa per il posto Champions per poi ritrovarsi in casa con il Palermo
Botte da saloon. Una vicenda alquanto analoga ha condizionato la gara di Firenze. Il risultato è di 0 a 2 per il Novara quando il tecnico viola, Delio Rossi, richiama in panchina Adem Ljajc. Una sostituzione non gradita dal calciatore serbo che ripiegando in panchina applaude ironicamente il proprio tecnico apostrofandolo piuttosto pesantemente; Rossi, tecnico sanguigno ed eccentrico, non le manda a dire e, una volta raggiunto il proprio calciatore, si lascia andare in una scazzottata da far west. Immagini inedite per un campo di Serie A che testimonia non solo la grande tensione in casa viola dettata dal momento difficile, ma anche la poca vocazione al rispetto dei ruoli sia da parte di un calciatore che da parte di un tecnico. La vicenda ha scatenato giudizi e supposizioni tra web, quotidiani e tv nazionali spaccando l’opinione tra chi condanna il fatto a priori, chi stigmatizza e chi invece si schiera con l’uno o con l’altro. Intanto, Andrea Della Valle, amministratore delegato della società viola, ha esonerato il tecnico a fine partita.
 

Fabio D’Alpino