Vince la Juventus. A Torino è 2 a 0

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Il goal di Martin Caceres per il vantaggio della Juventus (Foto: Afp)

Il campo ha parlato: la Juventus vince e stacca il Napoli in testa alla classifica che da stasera, e almeno per sette giorni, sarà solitaria. Due goal nel finale e i bianconeri superano un Napoli contratto, stanco, sfortunato e senza quel qualcosa in più da dover richiamare al momento giusto.
Inizio equilibrato con le due squadre che danno battaglia in mezzo al campo. Juventus che basa tutto sul possesso palla, sterile, e Napoli che aspetta, guarda e organizza la ripartenza giusta. Dopo soli due minuti, Giovinco cerca il jolly con un destro velenosa dal limite e De Sanctis respinge come può. L’arma del Napoli, la velocità, è perennemente bloccata. Strozzata dal continuo gioco spezzettato dai calciatori juventini bravi e furbi a stramazzare a terra continuamente. Napoli che prova a reagire ed Edinson Cavani centra in pieno l’incrocio dei pali direttamente da calcio di punizione con Storari ormai battuto. La prima frazione di gioco si chiude così, tanta lotta e solo due occasioni.
La ripresa parte con lo stesso canovaccio tattico della prima frazione. Inler spadroneggia in mezzo al campo, ma Asamoah riesce ad intubare le scorribande di Maggio. Napoli spesso ridotto a giocare in un fazzoletto di campo con pochi spazi e poche idee. Angelo Alessio, vice di Conte tornato in panchina dopo un incomprensibile sconto, butta nella mischia prima Matri, poi Caceres e Pogba dando respiro alla manovra bianconera ingolfata dalla stanchezza. Mazzarri, invece, resta guardare. Il patatrac è dietro l’angolo, anzi, da angolo: Pirlo scodella in mezzo e proprio Martin Caceres, entrato da 5 minuti, stacca di testa in goal che spacca la partita. Napoli incapace di reagire e Juventus che inizia a giocare in scioltezza tanto che appena 4 minuti dopo trova il raddoppio con un bel mancino di Pogba dal limite dell’area che va ad infilarsi nell’angolino alla sinistra di De Sanctis. Partita, ormai, allo scacco matto e Mazzarri cerca invano di cambiare le sorti di gara inserendo Insigne e Dzemaili a quasi cinque minuti dalla fine.
Finisce così con il Napoli beffato dalle solite palle inattive e Juventus che vince senza quel predominio tanto invocato e scandito. Un ritorno alla realtà per gli azzurri che adesso avranno il compito più difficile: evitare di abbattersi dopo la grande esaltazione.
I soliti sconfitti. Se a mò di sbeffeggio la tifoseria bianconera canta ” ‘O surdato ‘nnammurato” può essere anche fastidioso, ma tutto sommato ci può anche stare, ma quando nei novanta minuti si ascoltano cori come “Vesuvio lavali col fuoco” oppure “Napoli colera” allora si può intuire come la stupidità è davvero il fulcro di certi cervelli menomati. La costante dello sbeffeggio fa parte del calcio, ma in certi casi, al limite del razzismo, andrebbe, comunque severamente punito.
La Juventus ha vinto e, almeno questa volta, non c’è stato bisogno della manovalanza arbitrale; ma quando l’intelligenza è davvero merce rara allora,  la sconfitta è, soprattutto, di chi canta quei cori e di chi ascolta…e non fa nulla!