Verso Juve-Napoli: basso minutaggio in nazionale per i bianconeri

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Edinson Cavani entra dopo 36 minuti in Bolivia-Uruguay 4-1 (foto: web)

Sarà un caso, mettiamola così, giusto per non incentivare polemiche e cattivi pensieri. Già, quei cattivi pensieri che arrivano da soli quando nel mercoledì dedicato alle nazionali, impegnate a staccare un biglietto per il mondiale brasiliano del 2014, la differenza è sempre la stessa in ottica super sfida di sabato a Torino.
Minutaggi diversi e talvolta fin troppo zelanti. Il primo caso riguarda Edinson Cavani, attaccante del Napoli e della nazionale uruguayana. Dopo aver disputato tutti i novanta minuti con l’Argentina, il CT sudamericano Oscar Tabarez gli concede un po’ di riposo portandolo in panchina nella facile trasferta in Bolivia. Bene, si potrebbe dire, se non fosse stato il fatto che dopo appena 36 minuti di gioco e con il risultato già a doppio vantaggio per i padroni di casa, Cavani entra per sostituire Maxi Pereira, corre, sgobba, gioca sull’esterno e alla fine è costretto ad incassare anche un pesante 4 a 1 (reti di Saucedo, tripletta, e Moijca. Suarez per l’Uruguay) che renderà problematica la corsa verso il Brasile. Cavani in campo, quindi, ma non Zuniga tornato a casa dopo l’ok della federazione colombiana alla richiesta del Napoli, e stessa sorte per Caceres e Vidal che, invece, hanno ben pensato di farsi squalificare (giallo in diffida per il difensore e rosso diretto per il centrocampista).
Sul gruppo sudamericano, aspettando Campagnaro, Fernandez e Vargas impegnati nello scontro di Santiago tra Cile e Argentina, passiamoci momentaneamente su per trasferirci in Europa. L’Italia affronta la Danimarca allo stadio San Siro di Milano in una cornice desolante per i 3/4 dello stadio praticamente vuoto. Il gruppo di Prandelli vince (3 a 1 con Montolivo, De Rossi, Kvist e Balotelli) e per qualche tratto convince perfino nel gioco, ma anche in questo caso c’è da storcere il naso: Buffon, improvvisamente, risente di un affaticamento muscolare e va in panchina sostituito da, udite udite, Morgan De Sanctis. Pirlo, autore dell’assist per il terzo goal di Balotelli, resta in campo per tutta la gara da capitano, ma in compenso Bonucci, titolare in Armenia, siede in panca cedendo spazio a Chiellini che, a sua volta, il riposo lo aveva già ricevuto venerdì scorso. Giaccherini entra a gara in corso e Marchisio lascia il posto a Candreva dopo 74 minuti; Christian Maggio, per fortuna, resta a guardare dalla panchina. Insomma, caso o non caso, la richiesta di Antonio Conte nel gestire il gruppo bianconero è stata adeguatamente esaudita. La Svizzera di Hitzfeld, vittoriosa nella trasferta islandese 2 a 0 con reti di Barnetta e Gavranovic, si affida al campitano Gokhan Inler costretto, anche stasera, a disputare l’intero match. Centottanta minuti per lui e poco meno per Valon Behrami mentre Dzemaili, anche stavolta, entra a pochi minuti dalla fine. Irrisoria, invece, la decisione di buttar dentro Mirko Vucinic al minuto 86 di Ucraina-Montenegro (0-1 rete di Damjanovic) per sostituire Stevan Jovetic. Infine, anche Marek Hamsik, capitano della Slovacchia, ha disputato l’intero match perso in casa con la Grecia (0 a 1 rete di Salpingidis) collezionando 180 minuti in pochi giorni.
Non c’è che dire, tra voli estenuanti e fatiche di campo, il Napoli esce dalla quattro giorni nazionali con un bel po’ di fiato in meno, ma almeno senza essere costretto a fare la conta degli indisponibili (come accadde lo scorso anno). Adesso, gli azzurri, dovranno decidere l’adeguata strategia per limitare il minutaggio in volo di molti protagonisti: mini ritiro a Torino già nella giornata di giovedì oppure quelli costretti al volo transoceanico raggiungeranno il capoluogo partenopeo per poi risalire le scalette di un aereo direzione Torino?
 

Fabio D’Alpino