Una città dimenticata fra i vicoli del Centro Storico

Laboratorio di Archeologia “Paola Zancani Montuoro”NAPOLI – Alcune realtà della città spesso sono poco conosciute, come il caso dei un sito archeologico situato a pochi passi dal Largo Donnaregina sede del Vescovato in pieno Centro Storico. La segnalazione è stata fatta da Andrea Cristiani, abitante della zona e figlio del consigliere della IV  Municipalità  Antonio Cristiani.
In vico Santa Maria Agnone, in prossimità di un palazzetto sulla cui facciata si possono scorgere resti gotici, probabilmente di una cappella  con ancora intatta la pluviale costituita da cocci in terracotta, si trova un importante laboratorio archeologico intitolato a Paola Zancani Montuoro, archeologa e membro dell’Accademia dei Lincei, che ospita una biblioteca ed il “Centro Jean Bérard”, dedicato al fotoarcheologo francese.palazzetto sulla cui facciata si possono scorgere resti gotici, probabilmente di una cappella , con ancora intatta la pluviale costituita da cocci in terracotta
Il laboratorio sembrerebbe frutto di una vecchia convenzione stipulata il 7 marzo 1996 fra la Sovrintendenza Archeologica delle Provincie di Napoli e Caserta,  il Centro Jean Bèrard e l’Istituto Universitario Orientale di Napoli.  Si procedeva all’Istituzione del Laboratorio di Archeologia nella palazzina in disponibilità della Sovrintendenza Archeologica.
Il complesso immobiliare costituito da due palazzine di cinque piani ed uno scantinato  prevedeva l’allestimento del laboratorio attrezzato per il trattamento dei dati, la catalogazione e la conservazione dei materiali, con l’intento di estendere l’iniziativa ad altri partner per la ricerca paleo-ambientale.
L’Istituto Orientale si impegnava a sostenere gli oneri di gestione prevedendo perfino di disporre  una foresteria in grado di ospitare studiosi in ben 20 stanze insieme al Centro Jean Bèrard con una equa condivisione delle spese.
Laboratorio di Archeologia “Paola Zancani Montuoro” attraveso il cancello si scorgono alcuni siti di scavo.A distanza di quasi 20 anni dalla convenzione il sito è attualmente in uno stato di semiabbandono, poco conosciuto al pubblico e soprattutto ai turisti che ultimamente sempre più stanno affollando la città.
Resti di una Colonna Greco-Romana in fondaco S.SofiaAndrea Cristiani segnala inoltre presenza di resti di una colonna antica di epoca Greco-Romana situata nel fondaco Santa Sofia che presenta come unica protezione un vetro lesionato in vari punti e tre colonne di piperno a protezione dalle numerose auto parcheggiate proprio davanti alla stessa colonna.
La truttura Religiosa con il tetto crollato in Via Oronzo Costa
Altra segnalazione fatta è quella di una struttura religiosa in via Oronzo Costa con il tetto crollato da alcuni anni in evidente situazione di pericolo. Il ponte di collegamento della struttura religiosa evidentemente lesionato.La costruzione fa angolo con il vicolo della Serpe, dove due ponti la collegano ad un giardino, uno dei quali, evidentemente lesionato e sostenuto da precarie impalcature, è in uno stato ti totale degrado ed abbandono. Sulla facciata l’unica lapide leggibile riporta una scritta:  «Collegium Puellarum B. B. Virginis de Monte Pauperum Tutela Pietati ed Arditus Educandarum –  Anno CIDIDCCCXLIII» (probabilmente risalente al 1441).
L'unica lapide leggibile della struttura religiosa.
Morale della storia: nel raggio di una cinquantina di metri si trovano siti archeologici ed una chiesa che in altre città del mondo attirerebbero sicuramente un gran numero di turisti ed appassionati.
In questa città invece sono poco conosciuti ed in alcuni casi giacciono addirittura in stato di abbandono.

 Antonio Vitale