L'uomo nero ha gli occhi azzurri nel ricordo di Nunzia e Barbara

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La presentazione nella sede di "ArenaDiana"

SAN GIORGIO A CREMANO – Fare giustizia. Giustizia in nome di Nunzia Munizzi e Barbara Sellini, le ragazzine uccise a Ponticelli quasi 30 anni fa, ma anche di Ciro Imperante, Luigi Schiavo e Giuseppe La Rocca, accusati e condannati all’ergastolo per questo duplice omicidio, senza alcuna prova. È l’appello della giornalista napoletana Giuliana Covella, autrice del libro “L’uomo nero ha gli occhi azzurri”, edito da Guida.

Nel suo ultimo lavoro Giuliana ricostruisce, con atti giudiziari alla mano, il massacro avvenuto il 3 luglio 1983 nel quartiere popolare a est di Napoli dove due amichette di 10 e 7 anni vengono violentante, pugnalate a morte e bruciate. I corpi senza vita delle due bambine sono ritrovati nell’alveo Pollena, un torrente in secca, intorno alle 12 di quella calda e lontana domenica estiva.
In un primo momento gli inquirenti concentrano i sospetti su qualche maniaco del posto, poi un paio di mesi più tardi i “mostri” diventano tre ventenni incensurati, ritenuti colpevoli soltanto in base alle accuse di un supertestimone. Una vicenda avvolta tuttora nel mistero che ha spinto Giuliana Covella a scavare nel passato alla ricerca della verità.
«È una storia che all’epoca scosse non soltanto Napoli – dice Giuliana – ma l’Italia intera per la gravità del reato. Si tratta di un caso che per molti è stato ritenuto risolto perché sono stati condannati tre giovani che oggi sono cinquantenni. Io e un pool di avvocati messo su dall’ex giudice Ferdinando Imposimato pensiamo che probabilmente i tre non sono colpevoli: s’ipotizza un possibile errore giudiziario. Tutto questo lo abbiamo ricostruito non con le nostre supposizioni, ma leggendo gli atti, ascoltando testimoni, andando sui luoghi e cercando di riportare alla luce una verità che forse non è ancora stata scritta a distanza di 30 anni».
“L’uomo nero ha gli occhi azzurri. La storia di Nunzia e Barbara” è stato presentato in Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano nella sede dell’associazione culturale Arena Diana. A leggere insieme con l’autrice alcuni passi toccanti del libro, l’attore e regista Ferdinando Maddaloni, da sempre impegnato in iniziative concrete a favore dei più piccoli. Ed è proprio al progetto di Maddaloni, quello per i bambini di Beslan, che la giornalista ha deciso di destinare il ricavato della vendita della sua ultima opera letteraria.
 

                                                                                                                Donatella Alonzi