NEW YORK – Nella notte si sono conclusi i quarti di finale dell’ultimo Slam della stagione, quello sul cemento di New York.
Incredibile vittoria per Roger Federer (foto) che ha rimontato due set al francese Gael Monfils, aggiudicandosi un match durato oltre le 3 ore e mezza. Lo svizzero, il cui servizio – anche a causa del vento – non è stato brillante, è stato inizialmente sopraffatto da un Monfils aggressivo e concentrato come non mai. Ma nel terzo set Roger ha ripreso fiducia e con tutta l’esperienza del campione ha ribaltato una partita che, anche nel 4° parziale, sembrava volgere al peggio: due set point per Monfils, brillantemente annullati da Federer, che ha poi chiuso 7-5. Nel quinto il francese ha avuto un calo vistoso e Roger ha solo dovuto amministrare. 4-6/ 3-6/ 6-4/ 7-5/ 6-2 il punteggio finale.
Lo svizzero se la vedrà ai quarti con un Marin Cilic che è apparso in ottima forma. Il gigante croato (198 cm) dopo la maratona di 5 set contro Gil Simon agli ottavi, ha battuto agilmente Thomas Berdych, muovendosi molto bene sul campo e utilizzando al meglio il proprio devastante servizio (ben 19 gli aces, terzo nelle statistache del torneo). Per Cilic, che ha chiuso 6-2/ 6-4/ 7-6, è la prima semifinale a Flushing Meadows, la seconda in un torneo dello Slam. L’altra semifinale vedrà contendere n.1 del mondo Novak Djokovic e Kei Nishikori.
Il giapponese è fino ad ora la sorpresa del torneo, avendo battuto agli ottavi la testa di serie n.5 Milos Raonic, e la scorsa notte il campione dell’Australian Open, Stan Wawrinka, entrambi i match conclusi al quinto. Prima semifinale Slam in carriera per Nishikori che ha giocato una partita durissima, contro la potenza di un Wawrinka che si è però arreso alla tenacia e alla grande mobilità del nipponico. Djokovic ha invece conquistato l’ottava semifinale consecutiva a Flushing Meadows eliminando lo scozzese Andy Murray in quella che forse era la sfida più interessante dei Quarti.
I primi due set riservano continui capovolgimenti (ben 8 i turni di battuta persi, 4 ciascuno) ma hanno entrambi lo stesso esito, a parti inverse: tiebreak vinto 7 punti a 1 per Djokovic nel primo, e tiebreak con lo stesso punteggio in favore dello scozzese nel secondo. Murray ha però prodotto il massimo sforzo e accusa un calo che gli è fatale, perché cede per due volte il servizio perdendo il parziale 6-2. L’inerzia del match è ormai in favore di Novak, il quale approfitta subito della prima palla break offerta dallo scozzese – che è anche un matchpoint – per chiudere con il punteggio di 6-4.
Gianlorenzo Attanasio
