Tango


SALERNO –  Presentazione del mio libro Toglietemi Gli Specchi sabato 27 aprile a alla libreria Guida, oltre ai miei amici artisti che di solito mi accompagnano, questa volta ho invitato anche una coppia di straordinari ballerini, campioni italiani e finalisti mondiali di ballo latino americano, Umberto Gaudino e Louise Heise.
È un piacere puro vederli ballare.
Vederli ballare un tango interpretando la mia parola scritta è stato per me un piacere ancora più indescrivibile.
Arriva il momento del loro ingresso.
Il maestro Carlo Molinelli intona un sensualissimo tango con la sua chitarra.
Io inizio a leggere.
Il ritmo del tango si fa più veloce, incalzante. La coppia di ballerini, come d’accordo, devono fare il loro ingresso verso la fine della lettura.
Umberto Gaudino ad un certo punto entra, la musica si ferma, io continuo a leggere il mio tango raccontato nel libro.
Il suo volto guarda in aria. Sei passi lenti, struscianti.
Seguivano un ritmo che solo lui sentiva e faceva echeggiare d’infinito un alternarsi nella mia mente che trasportavo nella lettura.
Danza da solo, aspettando la donna al centro della sala al suono delle mie parole.
Ad un certo punto, un fuoco di passione: con un passo lento rispondendo al sensuale richiamo del movimento del ballerino, entra lei, Louise, la donna.
Inizia il tango, con lei.
La musica improvvisamente riprende, la lettura finisce.
Resto immobile, in piedi in un angolo in religioso silenzio ad osservarli.
L’apparizione della donna, con un vestito nero, trasparente che lasciava intravedere il rosso fuoco di un corpetto che aveva sotto e il rosso del rossetto che si stagliava sulla pelle chiara del suo volto era luce. Una luce che oscurava quella della luna.
Incontro di sguardi tra i due. Fissavano entrambi un solo punto: gli occhi.
Si avvicinarono, decisi,  strusciando per terra i piedi allungando  il  passo al ritmo del tango. Piedi, gambe tirate, lui con una mano nella tasca. Sguardo dritto, petto in fuori. Passo strusciante; ritmo.
Lei con la testa abbassata e con  gli occhi alzati, che puntavano sempre gli occhi di lui. Ci fu il contatto.  Le mani si incontrarono; poi, tempo. Il maestro Molinelli entra in perfetta sintonia con quella bellezza.
Musica e la mano è nel fianco.
Una leggera torsione del corpo della donna; una pausa, due …
Il silenzio invase la sala per qualche secondo e i due corpi sembravano sospesi in una bolla di spazio e di tempo.
La mano nella mano in alto, nell’aria; erano due braccia tese come aste di bandiere.
Il corpo di lei era adagiato e rilassato, con un colpo secco spezzato nel fianco sul braccio di lui che è piegato davanti.
In quel momento durato qualche attimo la coppia di ballerini è diventato un solo corpo, spezzato in un punto.
Nel Punto Zero del tango.
(Foto by Clelia De Martis)

Mario Scippa