San Gennaro, napoletano o calabrese?

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Veduta di Joppolo (vv), sulla costa jonica della Calabria
NAPOLI –  Mercoledì scorso il miracolo di San Gennaro non si è fatto aspettare: puntuale è avvenuta la liquefazione del Sangue.
Il miracolo avviene tre avviene volte l’anno: il 19 settembre, il 16 dicembre e la prima domenica di maggio.
Secondo un’antica tradizione, sarebbe di buon auspicio per l’intera città e per i napoletani. L’usanza popolare vuole, infatti, che un ritardo annuncerebbe disgrazie e cattivo augurio per la Città.
L’arcivescovo Crescenzo Sepe nell’omelia ha puntato il dito contro i mali endemici del capoluogo campano: la criminalità organizzata e la disoccupazione.
Il sindaco De Magistris ha ribadito: «Il miracolo è messaggio di unità».
Ad assistere in prima fila al miracolo, tra gli altri, l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, che ha detto: «San Gennaro è un santo venerato in tutto il meridione; potrebbe essere nato addirittura in Calabria, a Caroniti, osì come anni fa si è affermato in studi e ricerche di studiosi locali e come riportato da Wikipedia».
Don Salvatore Minniti, parroco della località di Caroniti, frazione di Joppolo, provincia di Vibo Valentia, ha specificato: «Sfortunatamente non abbiamo documenti storici che comprovino questa tradizione».
Gli abitanti del paesino calabrese,  non ci stanno a liquidare come credenze popolari i presunti natali calabresi del Santo, anzi, sarebbero pronti a risolvere l’annosa questione con i campani.
Il sindaco di Joppolo, Giuseppe Dato, ha dichiarato all’Adnkronos: «Sono in tanti a dare spazio a questa disputa che non è certo frutto di voci».
Insomma, pare proprio che i calabresi siano determinati a risolvere con Napoli la questione un volta per tutte, ma pacificamente.
(fonte Adnkronos)