Ricordando Giancarlo Siani

ricordando_sianiTORRE ANNUNZIATA (NAPOLI) – Volti giovanili attenti e coinvolti, occhi ricchi di promesse e di vita. Sono gli alunni del liceo “Pitagora-B.Croce” dove giovedì 16 aprile nell’aula Cafiero si è svolto l’incontro “Scuola, giornali e libertà d’informazione”.
Tra gli altri hanno partecipato all’evento gli studenti della redazione di “Pitagorando”, il giornale web dell’Istituto, la professoressa Lina Fiordoro che lo dirige, i professori Vincenzo Carotenuto, Rosalba Di Donna, Elvira Cirillo, Maria Luisa Napolitano, il dirigente scolastico Benito Capossela, l’assessore alla Cultura del Comune di Torre Annunziata Antonio Irlando e i giornalisti Mario Simeone, Antonio Filippetti e Gildo De Stefano.
L’evento è stato organizzato per ricordare Giancarlo Siani, il giovane giornalista di “Il Mattino” ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985. Da qui partiranno una serie di iniziative che culmineranno nel trentennale dell’anniversario della sua scomparsa in linea con il progetto del comune oplontino “Torre Annunziata non dimentica, Giancarlo Siani uno di noi”.
Durante l’incontro i ragazzi hanno anche posto interessanti domande a cui i giornalisti hanno risposto con chiarezza ed esaustività.
Filippetti, Toma, Simeone e Walter Vadalà fondarono alla fine degli anni ’70 “Scuola informazione” una rivista mensile dedicata al mondo della scuola e del lavoro. Siani vi aderì scrivendo i suoi primi articoli, indagando nella realtà sociale e formandosi come giornalista. Un ritratto quasi inedito del cronista, molto più ricordato in qualità di corrispondente da Torre Annunziata per “Il Mattino” e per il suo impegno contro la camorra.
Dalla collaborazione tra il liceo e i giornalisti è nata la proposta di creare un archivio digitale della memoria nella biblioteca scolastica che raccolga i fascicoli del periodico e gli articoli della prima attività di Giancarlo per questa testata.
«“Scuola informazione” – ha spiegato Filippetti – rappresenta la memoria del giornalismo tessuto con un’informazione libera da condizionamenti. Senza un’informazione libera non esiste democrazia. Il compito della scuola è proprio quello di conservare memorie utili, senso delle nostre origini. In questo contesto il mensile continua ad essere attuale. Pertanto la scuola e l’informazione sono i cardini della democrazia».
Simeone ha continuato rivolgendosi ai ragazzi: «La libertà di stampa è spesso ostacolata dall’utilitarismo e dal potere. Per rendere la stampa libera è necessario essere coerenti con se stessi fornendo le informazioni esatte, come fece Giancarlo. Fuggite dall’utilitarismo se volete far passare la legalità».
Ha poi aggiunto: «Il verbo è la parola che non può essere zittita, è la libertà dell’uomo. La libertà di parola si trova nella propria integrità. È fondamentale sfuggire alla protesta generalizzata e non permettere che l’interesse comune prevalga, e per far ciò bisogna possedere la consapevolezza dei problemi che ci circondano. Inoltre bisogna investire in una cultura e in un pluralismo disciplinare».
Siani fu vittima della libera informazione perché raccontava la verità senza censure attraverso la ricerca e la verifica diretta delle fonti sul territorio. Inoltre – per amore di verità – non si limitava alle poche righe come corrispondente, ma scriveva interi articoli. Pertanto fu un elemento essenziale per il giornale, anche se non venne mai assunto. A questo proposito Gildo De Stefano ha raccontato: «Per creare una falla – oggi ancora viva – nel clientelismo politico del giornalismo io e Giancarlo con altri giovani colleghi fondammo il “Movimento Democratico per il Diritto all’Informazione” (M.D.D.I.) ».
Va sottolineato inoltre che il Comitato di Redazione di “Il Mattino” non tutelò Giancarlo – anzi, non lo conosceva nemmeno – che fu mandato allo sbaraglio dal quotidiano.
“Scuola, giornali e libertà d’informazione” è il frutto di attività volte non solo a ricordare il giovane cronista, ma sul suo esempio a formare ed educare gli studenti alla giustizia e alla legalità offrendo loro esperienze di cultura e di crescita. Infatti il liceo “Pitagora-B.Croce” ha iniziato il percorso di memoria nel 2011 basato sull’attuazione di obiettivi concreti come il libro “A bordo della Mehari verde – da Fortàpasc il riscatto dei giovani torresi” realizzato con il lavoro degli studenti tra cui le riflessioni sugli articoli di Siani, la tendostruttura “PalaOplonti G. Siani” luogo di attività sportiva ma anche di incontri istruttivi.
Nel suo ultimo articolo Giancarlo scrisse: «Un monito per le famiglie, per la scuola, per la società: fermare la mala pianta della criminalità che quando arruola i giovani non li lascia più». E aggiunse: «È impegno morale intervenire quando ancora c’è prospettiva di recupero e di salvezza».
L’Istituto “Pitagora-B.Croce” testimonia con il suo lodevole impegno la realizzazione delle parole del giovane cronista. Il sacrificio di Giancarlo dunque non è vano, perché anche attraverso il ricordo e le attività del liceo continua a vivere.
ricordando_siani1

Tiziana Muselli