Premio Nazionale Nonviolenza a Mauro Biani

SANSEPOLCRO – Ha saputo raccontare con i propri disegni e le proprie vignette l’ipocrisia della guerra e della violenza che si fa sistema, ammantandosi di una falsa idealità pacifica, evidenziando come la nonviolenza possa essere strumento di verità, mezzo efficace e rispettoso dei diritti dell’uomo, per la risoluzione dei conflitti. Per questo a Mauro Biani (nella foto) è stato assegnato il Premio Nazionale Nonviolenza 2012. 

Il Premio, che ha cadenza biennale, è assegnato a personaggi che si sono impegnati a far sì che le modalità di soluzione dei conflitti non violente possano essere sempre più conosciute e realizzate nel quotidiano. Il destino del premio Nonviolenza è strettamente legato al riconoscimento nazionale Cultura della Pace-Città di Sansepolcro, nato nel 1992 grazie all’iniziativa del Comitato Promotore per l’Obiezione di Coscienza (oggi Associazione Cultura della Pace) e che quest’anno è assegnato all’attore Marco Paolini.

Gli ultimi vincitori del Premio sono stati Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera e a Christoph Baker, scrittore e consulente Internazionale Unicef.
Mauro Biani è vignettista, illustratore, scultore. È inoltre educatore professionale per ragazzi disabili mentali in un centro specializzato. I suoi disegni hanno fatto il giro del mondo su carta stampata, sul web e in mostre personali e collettive. È stato vignettista di Liberazione, per cui ha anche curato l’inserto satirico Paparazzin e attualmente collabora come free lance con riviste e quotidiani nazionali e internazionali, organi di informazione indipendenti e riviste del terzo settore.
Fa parte del gruppo internazionale Cartooning for Peace, sotto l’Alto Patrocinio dell’Onu. È uno dei fondatori di Mamma!, rivista di satira, giornalismo e fumetti. Ha ricevuto il XXXV Premio di Satira Politica nel 2007 il premio per la miglior vignetta europea del 2011, istituito alla Rappresentanza italiana della Commissione Europea in collaborazione con la rivista Internazionale. Nel 2009 ha pubblicato il fortunato Come una specie di sorriso (Stampa Alternativa), attraverso cui si è misurato con i temi più cari a Fabrizio De André interpretando in 15 tavole alcune delle canzoni più celebri del cantautore. A seguito della mostra personale ospitata dal Museo della satira di Forte dei Marmi, nel 2012 è uscito il volume Chi semina racconta che raccoglie il meglio della sua produzione.
(Fonte foto: web)