Pesca: un programma per combattere l'illegalità

ROMA – Un programma specifico sui crimini ambientali per combattere la pesca illegale. A lanciarlo, l’Interpol con il sostegno del Pew Charitable Trusts, il Ministero norvegese degli Affari Esteri e Agenzia norvegese per la Cooperazione allo Sviluppo.
L’iniziativa, denominata “Project Scale” è stata presentata alla prima Conferenza internazionale sull’applicazione della normativa sulla pesca dell’Interpol, che si è svolta nella sede del Segretariato Generale dell’Interpol a Lione. Secondo uno studio pubblicato nel 2009 sulla rivista peer-reviewed PLoS One la pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata, costa all’economia mondiale fino a 23 miliardi di dollari l’anno e danneggia le comunità costiere, gli interessi dei pescatori rispettosi delle leggi e l’ambiente marino.
L’Italia è nella lista delle dieci nazioni al mondo nelle quali nel 2011/2012 è stata praticata la pesca illegale non dichiarata e non regolamentata e nelle quali sono state applicate misure inefficaci per prevenire la cattura di specie protette. Lo rende noto il Noaa, United States National Oceanographic and Atmospheric Administration, in una relazione datata gennaio 2013 e che si è svolta su mandato del Congresso.
(Fonte foto: web)