Note tra i vigneti

In gruppo Ph Massimo CuomoPOZZUOLI (NAPOLI) – Un vecchio adagio recita che non c’è due senza tre ma in questo caso non c’è due senza quattro.
Dopo il successo dei primi tre appuntamenti Mario Romano e la sua band, assieme alle suggestioni dei paesaggi e ai prodotti genuini dell’Azienda Vitivinicola Montespina di Antonio Iovino in via San Gennaro Agnano tornano a proporre i loro sorsi di neapolitan gipsy jazz in vigna, accompagnati dalla degustazione dei prodotti della terra cucinati con la maestria dello chef del Gruccione.
Il quattro è un numero emblematico. Infatti, nella numerologia e nella visione alchemica rappresenta la terra, le radici, la solidità dell’esistenza e del percorso evolutivo e la voglia di costruire su fondamenta affidabili.
Nel linguaggio di Mario Romano e della sua band, invece, rappresenta quelle quattro giornate che diedero inizio ad una rivolta popolare che, ieri come oggi, auspicava un cambiamento possibile, realizzato con tenacia, forza e spirito di sacrificio.
Ancora una volta a salire sul palco con Mario Romano alla chitarra saranno Luigi Esposito al piano, Ciro Imperato al basso ed Emiliano Barrella alla batteria.
Saranno loro a dare forma in note ai brani ormai cari e familiari del disco ‘E strade cà portano a mare (Graf Editore).
Il progetto musicale nasce da un’idea di Mario Romano che in questo lavoro unisce in maniera originale il jazz manouche alle melodie e ai suoni propri della tradizione napoletana.
Guest star del disco alcuni tra musicisti che hanno inventato e portato avanti il filone del jazz napoletano: Antonio Onorato, Marco Zurzolo, Daniele Sepe, Riccardo Veno, e Joe Amoruso, maestri e compagni del viaggio artistico e umano del compositore partenopeo.
Mentre a grande richiesta ritorna il grande il successo di pubblico ‘E strade cà portano a mare, la serata “servirà” agli spettatori anche portate a base di dolcezza, tenerezza, passione e fuoco del Vesuvio, con i brani tratti dal nuovo pargolo dei Quartioeri Jazz “Le 4 giornate di Napoli”: da Cammen a Vesuvia, passando per il brano che dà il titolo al lavoro discografico attualmente in lavorazione, una selezione che delizierà i presenti.
I grandi maestri, icone della musica e guide spirituali, amici nell’anima, non si dimenticano mai nonostante la separazione fisica, un momento dello spettacolo sarà segnato dall’omaggio a Pino Daniele, con i brani E cerca ‘e me capì e Chi ten ‘o mare. Perché la musica è eterna ed è in grado di rendere eterno un legame ed un ricordo.
La formula della serata
Dopo la passeggiata in vigna, alla scoperta delle uve, dei misteri della terra  edel gusto e del potere delle erbe aromatiche, godendosi la frescura offerta dagli alberi frondosi, inebriati dal profumo delle verdure  e della terra, lontani dal caos cittadino, sarà il momento di gustare “in vivo”  la bontà che la terra sa offrire e che l’essere umano, con la sua maestria, sa trasformare in gustose pietanze che ingolosiscono il palato, riempiono lo stomaco e sono un tripudio per gli occhi.
A riprova della genuinità dei prodotti l’Azienda Montespina aderisce a Campagna Amica della Coldiretti
Il progetto Campagna Amica vanta innumerevoli punti di forza. Infatti, promuove le eccellenze che caratterizzano la proposta agrituristica e la tipicità dei prodotti agricoli. Fa conoscere e promuove i prodotti tipici e le eccellenze della filiera agroalimentare, combinandoli con la valorizzazione della cucina sana e rispettosa delle tradizioni gastronomiche locali. Diffonde una corretta educazione alimentare e contribuisce a sensibilizzare circa l’importanza di corretti stili di vita, di produzione e di consumo ecocompatibili. Avvia e sostiene campagne per la difesa dell’ambiente.
«La nostra cucina – ha spiegato Antonio Iovino – è caratterizzata dal ricorso a prodotti tipici coltivati in azienda come ortaggi e verdure, il cui sapore è esaltato da una cucina sapiente. Il nostro punto di forza è la produzione di vini dop dei campi flegrei (Gruccione Piedirosso dop dei Campi Flegrei, Grande Farnia, Falanghina dop dei Campi Flegrei».
Il Menu della serata pre e post concerto
Subito dopo la passeggiata, per ritemprare le forze, si parte con un antipasto a base di calde e croccanti zeppoline di benvenuto. Segue un primo mare e monti a base di pasta e fagioli con le cozze e, come dessert (post concerto) la torta della buonanotte. Per accomiatarsi in allegria e dolcezza.
Ad annaffiare il tutto calici di Piedirosso e Falanghina.
Le emozioni bisogna viverle e sentirle scorrere sotto la pelle, così come un bicchiere di buon  vino nostrano.
Nel frattempo però si può nutrire il piacere dell’attesa con qualche gustoso assaggio in note:
https://www.youtube.com/watch?v=ahDv-eX56pM (Da ‘E strade cà portano a mare: Rum e speranzella
https://www.facebook.com/video.php?v=10202968236342736&fref=nf ( Dal nuovo disco: Le quattro giornate di Napoli)
https://www.youtube.com/watch?v=rgLZqan66ek&feature=youtu.be (Dal nuovo disco: Vesuvia).
(Ph by Massimo Cuomo9