… non importa, dai il Meglio di te

CdA fondazione -Auricchio,  Fava, Turino,  Gravina, Russo,  D'Onofrio, CappelliNAPOLI – «Da’ al mondo il meglio di te,/ e forse sarai preso a pedate:/ non importa, dai il meglio di te».
Le parole sono di Madre Teresa di Calcutta, ma  un gruppo di amici napoletani le ha fatte proprie nel momento in cui hanno scoperto di avere un obiettivo comune: aiutare i più deboli.
Nata in memoria di Riccardo di Chiara, la Fondazione Il meglio di te Onlus, costituita nel gennaio 2005, ha sede in via Foscolo.
Una Fondazione è molto più di un’associazione umanitaria: è un Ente costituito da persone legate da un obiettivo comune non economico, ovvero senza scopi di lucro.
In nome di Riccardo Il meglio di te è dunque impegnata ad aiutare i giovani, l’anello più debole della catena che soffoca Napoli.
Giovani meritevoli che non hanno possibilità economiche o vivono in contesti dai quali sembra difficile uscire; offre loro non solo una visione diversa della vita, ma i mezzi per realizzarla, attraverso il completamento degli studi, ma anche con la possibilità di imparare un mestiere, un’abilità che permetta loro di vivere onestamente, senza delinquere.
Azioni concrete che vanno oltre le belle parole.
Lo Speaker ha incontrato l’ingegner Dino Gravina, del CdA della Fondazione Il meglio di te Onlus per conoscere di più sulle forti iniziative attualmente in corso sul territorio.
Quanti sono i progetti in cui è impegnata la Fondazione?
Al momento sono tre: uno è il “Progetto studenti universitari indigenti”, un sostegno economico agli studi per giovani che non hanno la possibilità di sostenere le spese per arrivare a completare i corsi di laurea.
Poi c’è il “Progetto  Virgilio IV” – dal nome dell’Istituto comprensivo di Scampia, che si occupa dei ragazzi in età scolare della fascia d’età che dalla scuola primaria arriva fino a quella della scuola media inferiore.
Infine c’è il “Progetto Nisida”, un intervento per l’avviamento al lavoro per i giovanissimi detenuti dell’Istituto napoletano, che si appoggia alle attività presenti all’interno del carcere minorile, ed in particolare della produzione di manufatti in ceramica dal marchio ‘Nciarmato a Nisida.
Ingegner Gravina, può illustrarci più dettagliatamente i progetti?
Il Progetto  Virgilio IV riguarda Scampia, dove c’è una scuola di “eccellenza”, un istituto comprensivo che racchiude scuola materna, elementare e media inferiore.
Dal 2009, in uno dei quartieri più difficili del territorio, la Fondazione sostiene economicamente gli alunni indigenti. I volontari impegnati nel progetto hanno anche a disposizione un pulmino, che molte volte aiuta anche a scongiurare l’evasione scolastica.
Curiamo la distribuzione di materiale e libri scolastici, ma ci assicuriamo soprattutto che questi ragazzi possano avere una visione diversa della società: ad esempio il servizio di scuolabus per gli alunni che altrimenti difficilmente avrebbero potuto raggiungere la sede scolastica li porta anche in gita a due passi da casa, dove c’è una Napoli altra, di cui magari ignorano l’esistenza.
La Fondazione “Il meglio di te” assicura dunque il proprio impegno in un percorso triennale ch segue tutto l’iter dei ragazzi della scuola media, estendendolo anche ad incontri periodici con genitori e docenti e attrezzature per la biblioteca.
Nel giugno 2010 la Fondazione ha poi consegnato tre borse di studio del valore complessivo di 1500 euro ad altrettanti ragazzi dell’ultimo anno delle scuole medie che si erano distinti negli studi e nelle opere di volontariato.
Mentre il Progetto che riguarda gli universitari?
Iniziato nel 2008, il “Progetto studenti universitari indigenti” è un’altra attività della Fondazione punta a sostenere quelli in difficoltà, perché in condizioni di indigenza economica o perché “abbandonati” dalle Istituzioni.
La Fondazione fornisce loro il sostegno e gli strumenti morali e culturali necessari allo sviluppo della loro persona in un ambito sociale sano.
La ONLUS “Il meglio di te” segue alcuni ragazzi, di cui due hanno già terminato il corso di laurea, mentre altri tre stanno ancora studiando.
Quando è nato invece il Progetto Nisida?
Nel 2005. Si occupa dell’avviamento al lavoro dei ragazzi che abbiano terminato di scontare la pena detentiva.
Dietro segnalazione della Direzione del carcere, individuiamo i ragazzi detenuti che possano ambire ad un reinserimento onesto nella società; che una volta terminata la pena vengono seguiti da psicologi della Fondazione.
Conosciuta la storia di ognuno, se ne valutano le attitudini e le potenzialità per orientarli dunque all’attività per la quale dimostrano predisposizione ed interesse.
A tale scopo cerchiamo datori di lavoro che, con il nostro contributo economico, desiderano far partecipare i ragazzi meritevoli a uno stage presso la propria azienda
Ultimamente abbiamo iniziato una trattativa con gli amici della “Antica Manifattura di Ceramica f.lli Stingo”, che sono disponibili a formare uno dei ragazzi usciti da Nisida nei loro laboratori, insegnare e tramandare l’attività di famiglia che prosegue ininterrotta da oltre 225 anni.
All’interno dell’istituto di Nisida da tre anni gestiamo il laboratorio di ceramica, con maestri ceramisti, che dedicano il loro tempo e passione a questi ragazzi.
Realizziamo oggetti molto belli che sono poi utilizzati come arredo, come bomboniere o gadget aziendali. In questo modo educhiamo i ragazzi ad un lavoro onesto.
Dove possono essere visti questi manufatti?
Ovviamente contattando la Fondazione: tramite il sito www.ilmegliodite.it è possibile incontrarci e prendere visione dei prodotti del nostro lavoro.
In questo momento c’è un’occasione speciale: i nostri manufatti sono esposti presso il Museo della Plastica, il PLART, in via Martucci 48.
Anzi, segnalo che nella mattina di martedì 17 si terrà una conferenza stampa nel corso della quale il professor Riccardo Dalisi illustrerà l’ attività che sta svolgendo insieme ai giovani detenuti dell’Istituto Penale Minorile di Nisida, presso il laboratorio di ceramica della struttura detentiva, gestito dalla Fondazione Il meglio di te – ONLUS.
I manufatti ‘Nciarmati a Nisida sono già in esposizione al Plart e lo saranno fino al 22 dicembre; possono perciò essere acquistati come “dono solidale”.
Si conclude qui la conversazione con Dino Gravina. Al di là di ogni retorica, specialmente in periodo natalizio, è il fare che conta: ognuno può dare il meglio di sé stesso con un piccolo impegno e tanta passione.
Per maggiori informazioni e donazioni: info@ilmegliodite.it