Nel segno di Cavani

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NAPOLI – Tra presente e futuro, dal campo guardando al mercato, sognando miti e raggiungendo leggende: tutto è nel segno di Cavani (foto).
Tornato a guidare il Napoli direttamente dal doppio impegno con la propria nazionale, il Matador in meno di mezz’ora ha spazzato via un mese che l’ha visto protagonista non solo sul terreno di gioco. Dalle voci su una presunta crisi con la compagna di sempre, al momento passate come un’eco nel vento, alla crisi di gol, per molti l’avventura azzurra dell’attaccante era ormai ai titoli di coda.
Nella gara contro il Torino, l’uruguagio è entrato in campo nel secondo tempo solo per mettere paura agli avversari, con un Napoli sicuro dei tre punti dopo il doppio vantaggio firmato da Dzemaili. Pochi minuti dopo l’ingresso sul terreno di gioco, l’attaccante si è reso subito protagonista dell’episodio dubbio in area partenopea che ha permesso ai granata, di riagguantare nuovamente il pareggio su calcio di rigore.
Di lì a poco, è Britos, connazionale del cannoniere partenopeo, a regalare, stile Aronica, una palla d’oro a Meggiorini, il quale non può che appoggiare in rete, frantumando ogni speranza azzurra.
Nonostante Dzemaili tiri fuori dal cilindro il colpo del 3-3, la gara sembra ormai conclusa, con la doppia beffa, per il risultato ribaltato e l’aggancio in classifica ormai  certo da parte del Milan, proprio ai danni della banda Mazzarri.
La partita sembra finita ma non per Cavani che, al di là della stanchezza, del fuso orario, delle voci, tira fuori quella determinazione che gli ha permesso di passare da pochi gol l’anno ad essere chiamato Matador e ribalta nuovamente il risultato con una doppietta che vale oro per il Napoli.
Con i gol segnati al Torino, in soli tre campionati con la maglia del Napoli, Cavani è riuscito a raggiungere uno dei protagonisti del recente passato della squadra azzurra: Careca.
Edinson ha nel mirino un altro ex giocatore azzurro da superare nella classifica dei bomber di sempre, quello che per i napoletani non è un semplice uomo, ma un mito, calcisticamente parlando.
Chissà se un giorno anche Cavani potrà raggiungere l’olimpo del calcio partenopeo, regalando alla città di Napoli qualcosa che possa restare indelebile nel tempo. Proprio come lui sogna, proprio come un mito di nome Maradona ha fatto.
(Fonte foto: web)

Antonello Chiaese