Napolitano, Berlinguer e la Luna

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Napolitano, Berlinguer e la LunaNAPOLI – In un teatro Sannazzaro pieno di tanta gente, mercoledì 19 novembre poteva essere una serata di sapore nostalgico. Invece si è rivelata diversa, molto istruttiva e interessante, sopratutto dal punto di vista storico.
Era la presentazione del libro di Umberto Ranieri ” Napolitano, Berlinguer e la Luna. La sinistra riformista tra comunismo e Renzi”, edizioni Marsilio.
Umberto Ranieri, dirigente politico del Pci-Pds racconta nel suo nuovo libro le vicende della corrente migliorista fino « … all’impetuosa irruzione sulla scena nazionale di Matteo Renzi». Per spiegarle apre il suo lavoro con un’elegante citazione di Marguerite Yourcenar: «Aver ragione troppo presto equivale ad avere torto».
Sul palco insieme a Umberto Ranieri, visibilmente emozionato, c’erano Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, Enzo Amendola della segreteria del Pd, Giuliano Ferrara, direttore di “Il Foglio”, Umberto Minopoli e Marco Demarco come moderatore.
Si è parlato di socialdemocrazia, di menscevismo, dei miglioristi napoletani, del vecchio PC, fino ad arrivare. All’Europa di oggi, alle regionali e al Pd al Governo.
Umberto Ranieri ha vissuto da protagonista, fin dagli anni settanta, i diversi tentativi di dare all’Italia un grande partito riformista di massa. Dapprima dentro il Pci e poi nei partiti nati dalla fine del comunismo italiano, accanto a Giorgio Napolitano e dentro la tradizione dei cosiddetti “miglioristi”: coloro che non si arrendevano all’idea che il principale partito della sinistra italiana fosse condannato alla testimonianza e all’opposizione, volendosi invece misurare con le sfide dell’integrazione europea e della riforma dell’economia e dello Stato sociale.
In sala erano presenti molte persone, da Velardi a Macry, da Biagio De Giocanni al Commissario del San Carlo Michele Lignola.
È stato un pomeriggio molto interessante ma è stata un’osservazione del Ministro Orlando che parlando del libro ha avuto applausi incredibili. Orlando ha detto che era stato colpito da una citazione di Orazio fatta da Paolo Bufalini e che da questa cosa aveva realizzato che in questi anni si è consumato il divorzio tra la cultura e la politica, e che dall’attuale classe politica non possono uscire degli intellettuali, proprio per mancanza di cultura.
Umberto Ranieri alla fine ha detto che i miglioristi avevano capito che il PC avrebbe dovuto percorrere la strada del cambiamento ma delle esitazioni he poi causarono molte lacerazioni all’interno del partito hanno poi portato all’arrivo di Renzi. La Storia nel bene e nel male è cambiata.

Bona Mustilli