Napoli "violenta" e la speculazione d'interesse…

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Edinson Cavani e la moglie Maria Soledad

La rapina accaduta alla moglie di Edinson Cavani, Maria Soledad, non è passata inosservata nel panorama mediatico italiano già impegnato nella campagna di  denigrazione calcistica per allontanare il bomber uruguayano dal Vesuvio.
Ebbene, il rolex derubato alla consorte dell’attaccante azzurro nel quartiere di Fuorigrotta ha ingolosito le testate nazionali tracciando vari scenari e aneddoti utili al proprio obiettivo.
Il discorso, però, è sempre ben più ampio e complesso rispetto al dipinto superficiale visibile in questi giorni perchè furti, rapine e azioni malavitose sono all’ordine del giorno un po’ dappertutto, ma la differenza è che a Napoli…fa notizia!
Successe qualche tempo fa quando la moglie di Marek Hamsik fu derubata di nel centro storico e in quel caso c’era la campagna “Hamsik al Milan” ad incentivare titoli e trafiletti da strapazzo. In pochi, anzi, nessuno, sottolineò che qualche giorno dopo gli stessi malviventi fecero recapitare la refurtiva al calciatore slovacco compreso di scuse. Nulla. Giornali, web, radio e tv in silenzio come se nulla fosse successo e la stessa strategia è stata usata in altri casi fuori dal territorio partenopeo. Mirko Vucinic, attaccante montenegrino della Juventus, fu derubato di un rolex appena sbarcato a Torino; il centrocampista olandese Elia, sempre a Torino, si vide svaligiare casa dopo appena due mesi di permanenza nel capoluogo piemontese. Stessa sorte, sempre a Torino, per Del Piero, Motta e Massimo Mauro. A Milano, successe al tedesco Andreas Brehme, Luca Antonini e Christian Vieri mentre Lucio si vide soffiare il Suv da un finto parcheggiatore abusivo. A Roma, episodi analoghi hanno coinvolto Philippe Mexes, Gianluca Curci e Gabriel Heinze. Questi solo alcuni esempi per non citare una lista lunga chilometri che non coinvolge solo calciatori e uomini di sport, eppure i mezzi di stampa hanno rilasciato ben poco, se non addirittura omesso, per poi scatenarsi sugli episodi di Hamsik e Cavani.
“Napoli non è più insicura di altre città”, questa la categorica risposte della moglie di Salvatore Aronica chiamata in causa sulla vicenda. Eppure, la signora Aronica, ha vissuto in ambienti “pericolosi” come Reggio Calabria, Palermo e, da cinque anni, Napoli.
L’onestà intellettuale impone di sottolineare come Napoli, città particolare in senso buono e non, sia costretta a convivere con zone poco raccomandabili, ma mentre queste zone sono diventate rinomate quasi quanto il mare, il Vesuvio e il Castel dell’Ovo, in altre città restano nascoste nell’ombra come fantasmi: non ci si crede perchè non si mostrano. Emergenza blatte a Torino con la chiusura di vari panifici e supermercati, dopo qualche giorno la stessa emergenza fu segnalata a Napoli smentita a suon di denunce dal primo cittadino; emergenza rifiuti a Milano, ma la notizia passa inosservata perchè a scorrere in video sono le discariche della Campania. Insomma, nell’era della tecnologia e dell’emancipazione sembra essere arrivato anche il momento di valutare, e attentamente, ogni piccolo punto della vita quotidiana perchè se la sfortunata Maria Soledad si è ritrovata senza un rolex, Napoli rischia di ritrovarsi senza dignità ne verità. Ed è sicuramente peggio…
 

Fabio D’Alpino