Napoli, la musica per il riscatto della città

NAPOLI – Riscattare la città di Napoli attraverso la musica, l’arte e i valori culturali: prosegue così l’impegno di Mario Romano Quartieri Jazz. Un modo per  dire “no” a chi vuole distruggere la cultura e continuare a lottare, in nome di tutti coloro che in questa città ci credono e non vogliono abbassare la testa ma anche nei momenti più bui si rimboccano le maniche, armandosi di  coraggio e speranza.
Giovedì 7 novembre, con la 27esima edizione di “Futuro Remoto”, riapre al pubblico la Città della Scienza dopo l’incendio doloso del 4 marzo scorso. Mario Romano Quartieri Jazz salirà sul palco assieme al Gruppo de I Briganti per cantare delle radici di questa terra e della sua voglia di rinascita.
L’appuntamento successivo con l’arte e la cultura è per venerdì 8 novembre alle 21. La musica jazz, le cui note sono frutto dell’incontro tra i vicoli di Napoli, l’Europa centrale (dove affonda le radici il gipsy jazz), le suggestioni dell’America del Sud e la vivacità creativa dell’Africa, tornano a Palazzo Venezia (Via Benedetto Croce 19 nei pressi di P.zza del Gesù).
Un luogo, quello di Palazzo Venezia, dove promettono di incontrarsi passato, presente e futuro. Infatti la location è stata per quattrocento anni sede dell’ambasciata veneta nel Regno di Napoli. Ad accogliere i partecipanti al concerto, come padrona di casa d’eccellenza, la bellezza della  Casina Pompeiana ed il suggestivo giardino pensile e ancora oggi rappresenta un simbolo di cultura per la città di Napoli.
Un gradito ritorno per “Mario Romano Quartieri Jazz – ‘E Strade ca portano a Mare”.
La formazione musicale sarà composta da: Mario Romano chitarra, Luigi Esposito piano, Ciro Imperato basso ed Emiliano Barrella batteria. Tutti figli di quartieri e di zone difficili che non hanno voluto arrendersi ed hanno scelto la strada del riscatto attraverso lo strumento della cultura. Una serata “globale” che promette di risuonare rispetto ai vari moti dell’anima.
Infatti, le sonorità di Quartieri Jazz saranno completate dalla visita agli ambienti storici di Palazzo Venezia, compreso il giardino, e da uno stuzzicante aperitivo, un modo per conversare, scambiarsi opinioni sulle emozioni vissute ed approfondire la storia di un prezzo della cultura partenopea (offuscato per troppo tempo ed anni di colpevole silenzio a favore del più noto Palazzo Venezia a Roma e conoscere più da vicino gli artisti.
Il concerto di Mario Romano Quartieri Jazz Ensemble condivide dal vivo la poesia e la forza di un disco che è l’approdo e l’attuale cuore pulsante della lezione appresa da  Pino Daniele e della conoscenza del “Neapolitan Power” di fine anni ‘70 e ’80.
Ma è molto di più: infatti esso è frutto della ricca contaminazione musicale nata dall’incontro tra il jazz gitano ed errabondo della Mittleuropa e i vicoli vocianti, colorati e pieni di “umanissima varietà” della Città delle Sirene.
Ospiti e padrini di questo disco i musicisti che hanno inventato e portato avanti il filone del “jazz napoletano”: Antonio Onorato, Marco Zurzolo, Daniele Sepe e Joe Amoroso, che hanno seguito e supportato il giovane autore partenopeo nel suo percorso di crescita artistica.
Un jazz complesso ma facile da approcciare, godibilissimo e suggestivo anche per chi si stia or ora avvicinando all’universo del jazz o per chi voglia semplicemente passare una serata diversa all’insegna di musica e arte, sorseggiando un aperitivo e rilassandosi.