Napoli e i suoi altarini

facimmece a croce - Attrice in scena - CopiaRiflettori accesi su “Facimmoce ‘a croce: Napoli e i suoi Altarini”, una visita guidata teatralizzata ideata dall’Associazione Culturale NarteA in programma domenica 11 ottobre alle 11. Tra percorso turistico e pièce teatrale, la visita mostrerà la storia e l’evoluzione delle edicole votive. In gergo altarini, questi tabernacoli sono espressione di culto comune e di riconoscenza a santi e Madonne, ma anche testimonianza di fede e allo stesso tempo di idolatrie pagane per calciatori e cantori di quartiere diventati miti.
In tutti i quartieri partenopei ci sono piccoli templi, semplici luoghi di culto, che cambiano col succedersi delle epoche. Passeggiando per Napoli, si possono contare un vasto numero di altarini che portano con sé vicende di vicoli e d’antropologia. NarteA va alla ricerca delle radici e fa rivivere in modo alternativo gli episodi votivi partenopei partendo dalla più autentica espressione della devozione popolare.
A Napoli, il tabernacolo, ossia l’edicola votiva, è un elemento di arredo urbano e al tempo stesso oggetto di culto, presente già dalla seconda metà del XVI secolo, che ricorre come parte integrante del tessuto abitativo, soprattutto nell’area di fondazione greco-romana. Osservando l’evoluzione di questi altarini si può vedere come la complessità di un fenomeno religioso-devozionale si trasforma dalla dimensione privata a rappresentazione della collettività che unisce il sacro al pagano, ma anche alla creatività estemporanea dei cittadini. Il territorio partenopeo è infatti un vero labirinto di simboli.
Le edicole votive sono dette in gergo altarini e si rivelano come una vera e propria caratteristica partenopea. «Questa visita vuole evidenziare come le edicole votive siano il segno di una tradizione e di usi ormai scomparsi, tracce di un passato storico, artistico, e religioso – ha spiegato Febo Quercia, direttore artistico di NarteA – Divenute ormai parti integranti del contesto cittadino valorizzano i vicoli della nostra città. Questi altarini rappresentano il bisogno che il popolo napoletano ha sempre avuto di vedere e sentire una presenza superiore cui chiedere aiuto e protezione».
Accade spesso che i primi a non conoscere la storia degli altarini, siano proprio i napoletani: NarteA si sofferma sulle rappresentazioni votive di Napoli, considerate un “fenomeno religioso secondario” con limitato valore architettonico e artistico, con lo scopo di voler valorizzare e ripristinare il rapporto tra i cittadini napoletani e la loro città, nella storia antica e moderna. L’itinerario prevede un’escursione tra alcune edicole votive nascoste nei vicoli di Napoli.
Gli ospiti saranno accompagnati, oltre che da una guida turistica abilitata della Regione Campania, dagli attori professionisti Valeria Frallicciardi e Sergio Del Prete, che interpretando personaggi cari alla tradizione napoletana renderanno il percorso ancora più “colorato” e inusuale con una performance teatrale, tra monologhi e dialoghi, architettata su misura per questo tema.
Per partecipare all’evento, la prenotazione è obbligatoria ai numeri 339.7020849 – 334.6227785. L’appuntamento è in Piazza Dante alle 11.
facimmece a croce