Morire dal ridere

moriredalridereLa morte da risata non appartiene solo ai mondi fantastici di “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, “Fantaghirò” e “Batman”: morire dal ridere è possibile. Si tratta di un tipo di risata patologico, che può causare perdita del tono muscolare (cataplessia), svenimenti (sincope da risata) e morte da asfissia o infarto cardiaco. Le cause sembrerebbero essere infarti del ponte e del bulbo. Il sintomo di questi danni può essere proprio una risata incontrollabile. In alcuni casi, la morte è dovuta proprio ai danni in queste regioni encefaliche.
Storicamente, vari personaggi sono morti durante risate incontrollabili. Le morti più antiche sono documentate da fonti incerte, rappresentando probabilmente solo leggende. Le più recenti, tuttavia, sembrano essere plausibili e documentabili.
Il primo caso di cui si ha notizia è quello di Zeusi, pittore greco del V secolo a.C.: pare che abbia iniziato a ridere mentre ritraeva una vecchia signora che si era offerta come modella per un dipinto di Afrodite.
Ancora nell’antica Grecia, lo storico Diogene Laerzio racconta che il filosofo stoico Crisippo sia morto dopo aver visto un asino mangiare dei fichi. Tra le morti illustri, anche Pietro l’Aretino.
Si dice anche di una donna, tale Fitzherbert, che avrebbe iniziato a ridere durante uno spettacolo teatrale, morendo pochi giorni dopo per l’incapacità di “togliersi l’immagine dalla mente”, che continuava a provocarle attacchi di risa.
In tempi più recenti, la moglie di Alex Mitchell ha affermato che suo marito ha riso per 25 minuti fino all’insufficienza cardiaca guardando l’episodio “Kung Fu Kapers” della serie “The Goonies”.
Infine, nel 2003 DamnoenSaen-um è deceduto all’età di 52 anni dopo aver iniziato a ridere durante il sonno.

Maurizio Iengo