Miserere ‘e me, la Passione di Gesù e Maria

Miserere ‘e meMARIANELLA (NA) – Alla Casa dei Redentoristi della Cappella di Sant’Alfonso sabato alle 20 è in programma Miserere ‘e me,  un concerto/preghiera con  canti e  canzoni del Centro Sud che raccontano la Passione e la Gloria di Cristo.
Nella cantata napoletana Maria si presta al canto d’amore, di gioia o di dolore di una mamma. Proprio questi sentimenti, espressi nei canti e nelle tammurriate di festa, o nelle litanie, dominano nel repertorio del nuovo spettacolo di Gianni Aversano, ideatore e voce portante della performance; in concerto con lui musicisti di grande spessore: Paolo Propoli, chitarra e basso, Michele De Martino, mandolino e mandola, Pasquale Di Nunzio, sax soprano.
Ai canti tradizionali e alle preghiere musicate di Aversano si affiancheranno composizioni di autori contemporanei e non: dalla versione in napoletano dell’Inno alla Vergine di Dante, che assume la forma di una tammurriata, alle carnali invocazioni e alla sublime canzone Don Salvatò di Enzo Avitabile, fino alla cronaca della Passione di Maria Addolorata tradotta dal dialetto corso e alla gioia della Santa allegrezza che passa attraverso la croce de’ Cristo.
Ha sottolineato Gianni Aversano: «Il nostro è un sentire inevitabilmente “urbano”, una tradizione “nel cemento” come direbbe il caro amico e maestro Enzo Avitabile. Si tratta di tradizioni, traduzioni e tradimento.
Lo spettacolo/preghiera che si terrà sabato sera è stato proprio voluto dal grande Enzo Avitabile che è attualmente il più interessante interprete e autore di canzoni piene di un grido al Mistero. Nella casa natìa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, creatore della musica sacra popolare, eseguiremo anche Oh voi ch’in tante mie pene amare, che il santo scrisse pensando al pianto di Maria Addolorata.
Insieme ai brani musicali si saranno tre letture tratte di La Via Crucis di Charles Peguy, il grande poeta francese di cui quest’anno ricorre il centenario della morte.
Noi – prosegue Aversano – sentiamo di affermare con certezza che abbiamo affrontato i canti della tradizione religiosa e le canzoni di autori contemporanei come se fossero canzoni nostre, rispettandone l’essenza, immedesimati e non per un vezzo filologico o ideologico, ma per quella fede e quel gusto per la bellezza, splendore del vero, che ci è stata tramandata da padri-maestri, grazie ai quali consistiamo e cantiamo».
Gianni Aversano, maestro d’infanzia ed ex insegnante di Filosofia, si è esibito in molte città italiane. tra i quali la Scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna. La discografia: Scetate e guarda (2004), Napolincanto Live (2005), Napule, Il suo repertorio spazia dai brani popolari e classici, fino alla macchietta napoletana e all’opera buffa.