Mezzogiorno in famiglia al Granatello


PORTICI – La cittadina vesuviana domenica 17 novembre è stata scelta per partecipare alla trasmissione di Rai2 “Mezzogiorno in famiglia”, in onda il sabato e la domenica alle 11.30.
Diretta da Michele Guardì, “Mezzogiorno in famiglia” ha per protagonisti i Comuni d’Italia che di volta in volta si cimentano in un torneo; il premio in palio è uno Scuolabus.
A condurre in studio le puntate della trasmissione sono Amadeus, Laura Barriales e Sergio Friscia, con la partecipazione dell’astrologo Paolo Fox, dell’Orchestra di “Mezzogiorno in famiglia” diretta dal Maestro Gianni Mazza e delle inviate Roberta Gangeri e Laura e Silvia Squizzato.
Ogni squadra è capitanata da un “padrino” o una “madrina” scelti tra i personaggi del mondo dello spettacolo. La trasmissione, vicina alle bellezze, alle tradizioni e alla storia delle città italiane, ha dato a Portici l’opportunità di promuovere il suo patrimonio naturale, artistico e architettonico a livello nazionale: sono state effettuate riprese al Museo Ferroviario di Pietrarsa e alla Reggia Borbonica di via Università.
I ragazzi delle scuole porticesi si sono dunque cimentati in un simpatico gioco di abilità contro quelli di Monteporzio Catone (RM): bisognava, seguendo un percorso prestabilito, appendere con le mollette in un certo tempo il maggior numero di calzini ad una corda tesa con le mollette. Purtroppo la vittoria è andata alla squadra laziale.

Alla bella manifestazione, che si è svolta in piazza San Pasquale al Granatello in una bella mattinata di sole, hanno partecipato tantissime Persone, tra cui il sindaco Nicola Marrone e il professor Leonardo Bianchi, appassionato collezionista di carrozze.
Il prof. Bianchi domenica mattina ne ha portato quattro, e sono state posizionate davanti alle scale della chiesa del convento si San Pasquale. Molto gentilmente, Bianchi ha scambiato qualche parola con Lo Speaker.

il prof. Leonardo Bianchi.

Professore, com’è nata la sua passione per le carrozze?
Dall’ultima guerra. Il “seme” è stata mia madre: gli americani ci requisirono la macchina, e noi per venire a trovare ogni settimana una sua zia, la baronessa Oliveri del Castiglio, che abitava qui al Granatello, in una villa che si trova proprio accanto all’ingresso delle ex Officine Fiore, dovemmo trovare un altro mezzo.
Per necessità mammà dovette richiamare il vecchio cocchiere di casa, Baldassarre, e comprare un cavallo.
Ricordo – aggiunge sorridendo – che sia cocchiere che cavallo erano claudicanti, per cui scherzavamo dicendo che in due facevano quattro zampe funzionanti!
Quante sono le carrozze che fanno parte della sua collezione?
Forse quaranta, e tutte esposte nel mio giardino.