Mercato a km Zero

POLLENA TROCCHIA – Dal produttore al consumatore: nel  “Mercato a Km Zero” in fase di costituzione in via Esperanto si potranno trovare tutti i prodotti tipici del territorio sommese-vesuviano.
L’Amministrazione comunale ha predisposto il regolamento del mercato che si svolgerà ogni prima domenica del mese; attualmente la bozza attende l’esame della commissione Attività Produttive.
Una volta approvato il regolamento verrà vagliato in a Consiglio Comunale.
Da un lato promuovere i prodotti tipici, quindi, mettendo in primo piano gli operatori del settore agricolo e abolire così i costi dei passaggi che sviliscono il lavoro dei produttori, dall’altro consentire al consumatore di avere ben chiara la linea di tracciabilità dei prodotti: con questi principi l’amministrazione Pinto intende dotare la cittadina di Pollena Trocchia del “Mercato a Km Zero”. Dalla frutta alle verdure.
Ha detto il sindaco Francesco Pinto: «Auspico tempi celeri per il completamento dell’iter, in modo tale da allestire al più presto un sistema di vendita che sono certo gioverà al settore agricolo e quindi alle eccellenze locali che vengono prodotte sui nostri territori da tempo immemore.
L’albicocca, regina delle coltivazioni tipiche del versante pollenese del Monte Somma, passando per il pomodorino del piennolo, eccellenza vesuviana, l’uva catalanesca, vitigno di remota memoria e di innegabile rarità che purtroppo ancora stenta a conquistare il posto che merita all’interno dei grandi circuiti dei vini italiani.
Non mancheranno poi i “trasformati”, a partire dal vino, appunto, dai liquori, dalle confetture, dal miele sino ad arrivare ai prodotti di origine naturale per la cura della persona, alle erbe officinali e aromatiche e all’artigianato connesso all’agricoltura».
Pinto ha aggiunto: « È un’opportunità imperdibile per gli agricoltori e gli artigiani del nostro paese. Abolire i passaggi che marcano le tappe della filiera che va dalla produzione alla vendita è un obiettivo importantissimo per rilanciare il settore agricolo che rappresenta la principale vocazione del nostro territorio.
In tal senso i produttori locali avranno la possibilità di accedere ad un sistema di vendita diretta che, dall’altro lato, consentirà ai consumatori di godere di una massima trasparenza rispetto alla provenienza dei prodotti».
(Foto: web)