Master in progettazione di eccellenza per la città storica

Federico-IINAPOLI – Nell’Aula Magna Storica dell’Università Federico II lunedì 23 febbraio si inaugurerà il Master universitario di II livello in Progettazione di Eccellenza per la città storica, promosso ed organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Ateneo federiciano e da Domus, mensile di riferimento internazionale per l’architettura e il design.
La cerimonia si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore Gaetano Manfredi e di Mario Losasso, direttore del DiARC – Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II, seguiti dagli interventi di Nicola di Battista, direttore di Domus, e di Ferruccio Izzo, coordinatore del Master.
Chiuderà la mattinata la lectio magistralis “Retroperspective. The contemporary context of the historic city” di András Pálffy, architetto e professore alla TU (Technische Universität) di Vienna.
Il Master, alla sua quinta edizione, è realizzato in collaborazione con l’Unione Industriali di Napoli, l’Associazione Costruttori Edili Napoli, l’Associazione di Formazione Manageriale dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili e l’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia.
Città storica, Università ed Architettura saranno gli elementi che la ricerca progettuale indagherà in questa edizione del Master. E Pálffy, figura di spicco dell’architettura europea per le sue ricerche ed i suoi interventi architettonici in contesti urbani storici, nella sua lectio tratterà il tema della città storica nella contemporaneità a partire dalle ricerche sviluppate dalla TU di Vienna e dal Master in collaborazione con altre facoltà di architettura europee su alcuni centri storici europei.
Il Master propone un percorso formativo finalizzato a fornire ai giovani architetti la competenza e gli strumenti necessari per progettare, gestire e portare a termine interventi di rigenerazione urbana e di realizzazione di nuove architetture all’interno del tessuto della città storica europea.
Obiettivo prioritario è individuare strategie e modi per salvaguardare e continuare quella ricchezza e quella vitalità che nel tempo la città storica ha accumulato e garantito e così sostenere l’architettura e la città contemporanee ed il loro futuro.
La finalità della ricerca è quella di ritrovare per il Centro Antico una destinazione utile e coerente con le originarie strutture urbane e la tradizione culturale, sostenendo un disegno di ampio respiro che restituisca al Centro Antico una funzione centrale nel più ampio contesto della città di Napoli.
«Il Master in Progettazione d’eccellenza per la città storica riveste un’ importanza fondamentale per il rilancio del ruolo sociale e culturale della Federico II nella città di Napoli e nel più ampio contesto nazionale ed internazionale – sottolinea il Rettore Gaetano Manfredi –  e soprattutto contribuirà a far riconoscere la più grande università del Sud Italia quale polo di irradiamento culturale per il suo territorio. La partnership con la rivista Domus rappresenta in questo senso un nuovo apporto significativamente qualificante e di grande valore sinergico».
Per il Direttore Losasso: «Il Master può candidarsi ad acquisire un ruolo esemplare nella rinnovata attenzione alla formazione post laurea, orientata ad assumere sempre più elevati livelli di attrattività e di qualità scientifica e formativa. Un Master che lavora sul Centro Antico di Napoli, sito nella lista del patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, non solo coltiva un valore professionalizzante e applicativo in tale ambito di ricerca, ma promuove anche scelte architettoniche sul piano dei metodi, dei contenuti e delle competenze al fine di prefigurare ricadute concrete per la città. L’intenzione di sedimentare negli anni conoscenze relative agli interventi sulla città storica costituisce un obiettivo strategico attraverso cui fare del Master una sede di convergenza di saperi che si sviluppano in una filiera lunga, dall’area umanistica e artistica fino a quella tecnica e delle scienze esatte. Partendo da questa premessa, costituiscono una realtà sempre più attrattiva e qualificante del Master  la partnership con la rivista Domus ed i contributi di importanti progettisti, studiosi e artisti oltre al crescente numero di contatti con le più rilevanti scuole europee di architettura».
Il partenariato con Domus da sempre punto di riferimento mondiale per l’architettura, il design e il progetto riveste un valore di rifondazione per il Master. La scelta di sostenere questo Master è una chiara dimostrazione di come Domus abbia intrapreso un importante percorso di appoggio ai giovani progettisti: uno sguardo di supporto e di stimolo e una forte volontà di creare quel ponte tra la generazione dei grandi maestri e quella degli allievi nella convinzione che proprio essi potranno diventare i maestri del domani.
«È un percorso costante e serio di sostegno e dialogo con gli studenti di architettura e le nuove generazioni di architetti nonché di ricerca e di conoscenza attraverso le città storiche italiane ed europee – spiega il direttore Nicola Di Battista – finalizzato a delineare una nuova Europa possibile, in grado di immaginare sviluppo e futuro rimettendo al centro l’uomo, le idee, i valori e la collettività, promuovendo e supportando una cultura urbana capace di continuare la città europea e promuovere una qualità dell’abitare e del costruire».
Nel sottolineare il senso delle attività didattiche e di ricerca del master il coordinatore Izzo ribadisce che: «l Master sostiene e promuove un’azione tesa a recuperare tutto quel campo di scelte che dovrebbe essere proprio dell’architettura e, quindi, i suoi strumenti e il suo corpus disciplinare per riconsiderare la continuità ed opporre alle condizioni patologiche della città contemporanea una rinnovata cultura urbana capace di costituire un’alternativa di fondo. Per tanto avendo compreso che oggi, perché il nostro lavoro di docenti e di architetti possa avere un senso, è necessario saper mettere in atto una pratica del cambiamento, che non può che emergere, a nostro avviso, dalla risoluzione di quello iato tra pensiero, sapere ed esperienza presente sia nelle Università che nell’esercizio della professione. Ed è proprio all’offrire un contributo per la risoluzione  di questa soluzione di continuità che il Master aspira più di ogni altra cosa».