Marekiaro: da bambino d'oro a vero leader azzurro

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Il leader azzurro Marekiaro

NAPOLI – Per molti azzurri quest’anno potrebbe essere quello della definitiva consacrazione.  Partiti due leader come Lavezzi e Gargano, tante sono state le domande degli addetti ai lavori su come potesse essere il nuovo Napoli e su quali certezze gli azzurri potessero contare per inseguire un sogno chiamato scudetto. Tra i nomi dei pilastri della squadra partenopea, in queste prime nove giornate di campionato, spicca sempre più quello di Marek Hamisk.
Arrivato a Napoli da ragazzino promettente, oggi lo slovacco è uno dei leader indiscussi della rosa azzurra. Decisiva per il centrocampista del Napoli è stata anche la partenza del Pocho e la nuova posizione in campo: partendo tra la linea di centrocampo e quella di attacco, Hamsik riesce a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche, esaltate dal nuovo modulo adottato da Mazzarri che oggi  predilige un gioco di “squadra”. Proprio gli inserimenti di Marekiaro, spesso risultano decisivi sia per i passaggi smarcanti che fornisce ai compagni, sia in fase realizzativa, andando in gol come successo contro la bestia nera Chievo.
L’assenza di Cavani contro i veneti, poteva bloccare la squadra, ma è stato proprio Hamsik a caricarsi sulle spalle i compagni e risultare decisivo al minuto 58 con quel rasoterra vincente contro un Chievo che, negli ultimi anni, aveva creato non pochi problemi agli azzurri.
Lo slovacco, prototipo del centrocampista moderno, in grado di ricoprire più ruoli nel centrocampo napoletano  e nella propria nazionale, ricercatissimo dalle formazioni più importanti di mezza Europa, alla fine dello scorso campionato ha deciso di restare nella città che ama, Napoli. Il suo sogno, vincere trofei importanti con la maglia azzurra e scrivere il proprio nome tra i grandi che hanno fatto la storia del club partenopeo. A Marekiaro le sfide piacciono: quella chiamata scudetto, che oggi sembra un traguardo irraggiungibile, considerando le ripetute “sviste arbitrali”, presto potrebbe essere vinta dal leader con il cuore tinto d’azzurro.

Antonello Chiaese