Luciano De Crescenzo è nato a Napoli come Gesù

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De CrescenzoNAPOLI – Luciano De Crescenzo martedì 10 dicembre al Complesso Monumentale San Gennaro all’Olmo di via San Gregorio Armeno ha presento il suo ultimo libro Gesù è nato a Napoli;  La mia storia del presepe.
L’incontro è stato introdotto e moderato da Francesca Viti che ha introdotto la presentazione del libro con un excursus sulla produzione letteraria dell’autore, ingegnere napoletano ma con la vocazione della filosofia.
Proprio da una pietra miliare di De Crescenzo, il famoso  “ Così parlò Bellavista”, si è dunque preso spunto per discutere sulla sua “filosofia” dell’essere napoletano e quindi  fautore del presepe, in contrapposizione con l’essere settentrionale,  fautore dell’albero di Natale – l’autore usa i termini presepisti ed alberisti.
Gli altri ospiti della serata, Pasquale Esposito, Gigi Marzullo e Benedetto Casillo, hanno interloquito con De Crescenzo, stimolandolo a Raccontare la “sua” storia del presepe, una storia semplice che risale alla fanciullezza, quando con il padre preparava con una sorta di rituale  il presepe, la scelta dei pastori, la collocazione degli stessi.De Crescenzo e gli ospiti
Il suo pastore preferito era  Benino, quello che dorme sempre , ma anche il Pastore della meraviglia o Ciccibacco ed i re Magi; ad un certo punto fa una descrizione tenera di un pastore che  aveva chiamato Pascalino passaguai perché nel corso degli anni, cadendo più volte a terra, aveva perso ora un braccio, ora una gamba, ma aveva sempre una collocazione sul presepe, magari dietro una finestra che aveva il compito di mascherarne le mutilazioni; questo a conferma del fatto che , a suo dire , «… i pastori sono immortali».
Un breve spazio per una domanda sul come e perché un ingegnere cominciò a scrivere libri di filosofia, De Crescenzo si confessa affermando che egli era bravo a “copiare” infatti dice : «Prendevo un libro di filosofia e lo ricopiavo cercando di renderlo più comprensibile» e per vedere se riuciva in questo intento continua : « … avevo una amica ignorante, di nome Nunziatina, alla quale facevo leggere il libro. Se Nunziatina capiva, allora il libro andava bene».
In una serata piena di aneddoti e racconti, alternati agli interventi musicali di Carlo Marsiglia, il quale ha eseguito brani ovviamente a tema  natalizio che hanno reso ancora più gradevole la serata ed hanno fatto volare il tempo.
A conclusione della presentazione, una domanda finale che sembra rispecchiare il pensiero di tanti suoi ammiratori: come mai lui che ama così tanto Napoli non torna ad abitarvi? Una domanda che rimane comunque senza risposta.
L’incontro termina in un grande abbraccio con il suo pubblico che è intervenuto numerosissimo,  e col quale non si risparmia nel firmare dediche sui libri e nel posare in foto ricordo, quasi come a sancire la sua esternazione iniziale : «Oggi mi sento emozionato perché mi trovo qui,  a S.Gregorio Armeno, che è proprio la strada dei Pastori».Luciano De crescenzo
Una serata memorabile ed emozionante per tutti colori che vi hanno partecipato.san Gennaro all'Olmo
(Foto by Antonio Vitale)

Antonio Vitale