L’intervista: l’editore di ArtstudioPaparo

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DCIM100MEDIAPORTICI – In occasione della presentazione del volume di Gianni Papi “Spogliando modelli e alzando lumi. Scritti su Caravaggio e l’ambiente caravaggesco”,  che si è tenutac a Villa Savonarola nell’ambito della rassegna “Ti presento un libro”, patrocinata dal Comune di Portici e dall’assessorato alla Cultura guidato da Raffaele Cuorvo, ed   organizzata da Lo Speaker.it, dalla LSCOMMUNICATION S.r.l. e dalla Pro Loco Portici in collaborazione con l’assessorato alla Cultura, Lo Speaker ha incontrato l’editore Pompeo Paparo della ArtstudioPaparo.

L’azienda da oltre vent’anni promuove pubblicazioni di storia dell’arte, architettura, filosofia e storia locale, avvalendosi di affermati cultori di queste discipline e collaborando con università, istituti di cultura ed enti pubblici.

Non è la prima volta che la Paparo Edizioni cura volumi incentrati sulla figura di Michelangelo Merisi. Nel 2012 ha pubblicato il libro “Michelangelo Merisi detto Caravaggio tra arte e scienza” a cura di Vincenzo Pacelli.
Nelle intenzioni della casa editrice si registra inoltre la volontà di pubblicare una collana dedicata agli artisti cosìddetti minori del Seicento napoletano come Salvator Rosa e Luca Giordano.
Come è nato il vostro progetto editoriale?

La casa editrice Artstudiopaparo srl nasce nel 2013 per amore della storia dell’arte e per una circostanza particolare, dal momento che tutte le attività di carattere creativo nascono sempre per una qualche circostanza.

Quanto è mutata nel tempo la vostra casa editrice?

Attualmente abbiamo rinnovato l’azienda. Art sta ancora a ribadire il nostro interesse per la storia dell’arte e per gli studi nella ricerca.

Inoltre l’azienda è mutata con alcuni nuovi contributi, non ultimo il passaggio con il dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno, anche in questa circostanza con un corpo di filosofi nazionali ma anche stranieri. Da qui nasce un lungo percorso di incontri e discussioni.

Il volume di Gianni Papi si allinea  con l’interesse che da sempre nutrite nei confronti della figura di Caravaggio. Com’è avvenuto l’incontro con il suo volume?

Oggi è sempre più difficile trovare dei prodotti scientifici giusti da pubblicare. In questo caso  è stato Gianluca Forgione (storico dell’arte, ndr) a  proporci questo progetto editoriale che noi abbiamo trovato molto interessante.

Crediamo che il Caravaggio sia la figura cardine nel seicento artistico e da napoletani rivendichiamo inoltre l’importanza che ha rivestito nell’arricchimento del nostro territorio. Per questo abbiamo pensato di creare un filone di ricerca e con questo secondo libro su Caravaggio abbiamo fondato una collana di storia dell’arte sulla figura del Merisi. Inoltre stiamo pensando di produrre una serie di opere che concernono il panorama artistico del Seicento napoletano.

Francesca Mancini