Limen, fotografie di Luca Canzanella

NAPOLI – Limen è il quarto appuntamento al Salotto Antichità Scippa arte&cultura,  all’interno della rassegna Cum Finis, iniziata nel maggio scorso.
Cum Finis, insieme sul limite, con me, Mario Scippa e l’editore Pompeo Paparo, i 13 fotografi, per raccontare un frammento di Napoli da una zona di margine, partendo dal presupposto che la fotografia, come la poesia, è uno strumento per andare oltre i confini del sensibile, in quel territorio dove è possibile rintracciare la bellezza.
Dopo la serata di presentazione con tutti i fotografi, a maggio, la prima personale a giugno Opus Reticulatum, l’opera reticolare che ci ha proposto Malja Brando con le sue geometriche astrazioni, e Cutis Parthenope, l’evanescente pelle della città che ci ha regalato Massimo Buonaiuto nel mese di luglio con la seconda personale, il 3 Ottobre  è la volta di Luca Canzanella, che ci propone Limen, una visione di un frammento della città nel passaggio da una soglia.
Napoli è una città caratterizzata da tanti centri  definiti da tanti margini, a volte fisici, altre volte solo concettuali. La complessità della città è data dall’intersezione, la sovrapposizione, il completamento e la differenziazione di tutti i centri che la compongono.
L’elemento che più di tutti mette in relazioni questi luoghi è la soglia, il Limen.
Limen, soglia, è qualcosa che si pone fra due cose.
È il momento di comunicazione  tra due luoghi, delimita e apre allo stesso tempo, permette anzitutto l’accesso. Contraddistinguendosi anche rispetto ad un varco, in quanto il varco è costitutivamente possibile come varco di un chiuso.
La soglia non ha invece bisogno di alcuno spazio predefinito. Non ha quindi bisogno di confini netti. Gli spazi che connette sono spazi che essa stessa apre, senza per questo conchiuderli reciprocamente; non coincide, pertanto, con un’apertura nel perimetro.
Limen è l’apertura del perimetro. L’apertura di ciò che dà luogo al perimetro e allo spazio che il perimetro racchiude, è il punto di indifferenza tra dentro e fuori..
Essere su una soglia significa precedere e succedere ogni luogo.
Limen, soglia, è tale solo finché la si percorre, attraversa.
Se fermassimo il nostro cammino, annulleremmo la soglia stessa.
La soglia avviene in una variazione.
La variazione implica un prima e un dopo, un al di qua e un al di là.
La soglia è sempre soglia di qualcosa per qualcuno in movimento, come nella fotografia di Luca Canzanella, più che un luogo è un concetto.            Luca Canzanella, rappresentando fisicamente dei luoghi Soglia della città, ci fa varcare lo spazio della sua personale soglia concettuale.
Muoversi da uno spazio a un altro è possibile se e solo se si attraversa una soglia.
Ciò non significa annullare le differenze, abbattere qualunque confine, ignorare ogni margine considerandolo come semplicemente illusorio.
Piuttosto si tratta di rivedere la soglia che li ha permessi, ridipingerla, ripeterla in nuove figure, per rilanciarne così la scommessa, per ripristinarne il senso, cambiandolo per rispettarlo.
Capire le soglie, confrontarsi con esse, vuole dire non solo capire come sono accadute e cosa hanno provocato, bensì anche dove conducono e quale senso assegnano allo spazio, quale direzione permettono e quale destino designano.
Nel rintracciare le soglie che ci circondano e che configurano il mondo noi rintracciamo il mondo stesso.
Questo significa aprirci a possibili nuove configurazioni del mondo stesso, tendenti alla liberazione dalla superstizione dei margini e dei confini naturali o necessari, oggettivi prima e oltre ogni loro possibile definizione.
Definire una soglia significa pertanto ripeterne il gesto, rifondarla in un movimento che le ridona un luogo attraverso nuovi e autentici orizzonti di senso.
La soglia incarna l’infinito come attuale nella continuità del suo incedere. Come nella terza fotografia proposta da Luca Canzanella, dove è il movimento, che si svolge senza alcun margine, senza alcun confine, che esprime per immagine il significato concettuale della Soglia, del Limen ricercato dal fotografo.
L’appuntamento per il vernissage è a Napoli, presso la Galleria Antichità Scippa, in via Vannella Gaetani 21
Mario Scippa